Sulla carta era sicuramente l'incontro di secondo turno più complicato per le teste di serie del China Open in corso di svolgimento al National Tennis Stadium di Pechino: Rafael Nadal infatti, accreditato del numero 1 in tabellone, ha avuto la meglio di un combattivo ma sprecone Lucas Pouille solamente dopo una battaglia durata due ore e mezza.

Il match

Il numero 23 del mondo ha avuto la chance di chiudere la gara al secondo set, quando nel tie-break decisivo ha avuto due match point, fallendoli entrambi con errori che poi, alla lunga, ha pagato caro.

Soprattutto quando di fronte si ha un guerriero come Rafa Nadal. 4-6, 7-6 (6), 7-5 il punteggio finale in favore del numero 1 del Mondo. Il terzo confronto fra i due tennisti ha confermato la grande crescita del 23enne di Grande-Synthe (capace nello US Open di un anno fa di battere proprio Nadal dopo una maratona chiusa 7-6 al quinto set), ma ancora non sufficientemente freddo nello sfruttare le difficoltà dello spagnolo. Nel primo set la differenza l'ha fatta la prima di servizio: il fantascientifico 89% di punti vinti di Pouille ha fatto la differenza, e permesso al francese di non concedere neanche una palla break al suo avversario, che invece col fondamentale della battuta ha patito, e molto: solo 64% la percentuale di realizzazione con la prima in campo.

Il break conquistato a metà parziale permette così a Pouille di mettere il naso avanti. Nel secondo set le percentuali di entrambi alla battuta rimangono molto elevate, con Nadal che sale fino all'85% di punti vinto sul primo servizio, ma non riesce a scalfire la solidità di Pouille neanche quando ha la possibilità di strappargli il servizio da 0-40.

Il momento decisivo

Il tie-break del secondo set è sicuramente il momento topico della partita: Pouille va subito avanti di un mini-break, ma Nadal lo restituisce e si cambia campo sul 3-3. Il francese si prende un altro vantaggio e va a servire sul 6-4, ma spara un dritto comodo in rete quando Nadal stava già probabilmente pensando alle dichiarazioni del dopogara.

A quel punto la classe e la perseveranza del maiorchino hanno la meglio e Pouille perde il tiebreak 8-6. Il terzo parziale ricalca sostanzialmente l'andamento del primo, con Pouille che non si arrende al modo sciagurato con cui ha buttato via una partita che era praticamente già sua e prosegue nel suo gioco potente da fondo campo. Ha anche una palla break, ma Nadal la cancella da par suo. La svolta finale nel decimo gioco, nel quale Pouille crolla e concede il break a Nadal, che nel successivo turno di servizio chiude la partita.

Il cammino di Nadal

Ora, per il tennista 31enne di Manacor, al terzo turno si prospetta un impegno sulla carta più agevole: affronterà infatti uno fra Karen Khachanov (esponente della NextGen) e la wild card cinese Di Wu, che scenderanno in campo nella serata di Pechino.

Sul campo centrale del Tennis Center della capitale asiatica più tardi sarà il turno di Alexander Zverev, testa di serie numero 2 del tabellone e uno fra i più accreditati a prendersi il numero 1 del Mondo quando i "Fab Four" (Nadal, Federer, Djokovic e Murray) si defileranno. Per il tedesco, che dovrebbe agevolmente sbarazzarsi del tennista di casa, si profila un bell'incontro con Fabio Fognini, in cerca di riscatto dopo la brutta figura degli US Open