Con una marcia trionfale che lascia davvero pochi dubbi su chi sia l'atleta più forte del mondo nella sua specialità la spumeggiante Bebe Vio ha dapprima battuto nei quarti l'avversaria georgiana Irma Khetsuriani (15-5) e in semifinale la russa Irina Mishurova (15-1) per poi strapazzare anche l'altra finalista Boykova, conquistando il secondo oro mondiale paralimpico, dopo quello ottenuto in Ungheria due anni fa.

"E' l'ennesimo successo di una straordinaria atleta, la conferma di una grande campionessa, un grillo in pedana" ha commentato Luca Pancalli presidente del Comitato italiano paralimpico.

La ragazza, protagonista in questi giorni dello show "la vita è una figata" dal canto suo, non smette di sorprendere per la straordinaria carica vitale che riesce a trasmettere in ogni contesto. Con la simpatia che la contraddistingue, al termine della gara, ha rivelato che durante il duello ha avuto un alleato "segreto", Jovanotti. Il cantante infatti, le ha mandato il suo nuovo inedito che la ragazza ha canticchiato in mente mentre tirava di scherma, addirittura temendo che qualcuno potesse intuire il suo "doping" naturale e assolutamente salutare, la musica. "Mi è servito tanto, il testo ha un grandissimo significato: Lorenzo è un grande e lo ringrazio". Lo stesso artista, nell'inviarle il suo nuovo singolo "Oh vita" che dal titolo sembra proprio ispirato all'atleta di Venezia, l'aveva motivata ed incorragiata con queste parole "Ti aiuterà, ascoltalo ma da sola, non puoi ancora farlo sentire a nessuno!"

Bebe Vio: la carriera

Vio ha debuttato ufficialmente a Bologna nel maggio 2010, nel 2011 è stata incoronata campionessa italiana Under-20 e nel 2012 campionessa italiana assoluta ripetendosi nel 2013.

Nel giugno 2014 vince il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria "B" individuale e a squadre e nel settembre successivo il titolo mondiale Under-17.

Nel 2015 diventa campionessa mondiale paralimpica del fioretto individuale nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a Eger in Ungheria. L'anno dopo vince la medaglia d'oro nella prova individuale ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro.

E' un'apprezzatissima testimonial per la diffusione della conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale e nell'ottobre 2014 ha ottenuto l'Italian Paralympic Award. Il premio è stato conferito dal Comitato Italiano Paralimpico ai migliori atleti italiani paralimpici dimostrando sempre con il suo esempio di non arrendersi alle difficoltà che la vita le ha messo di fronte.

Lo sport rimane la sua vita e viene prima di qualsiasi partecipazione a programmi tv.