Nel 1994 in NBA l’assetto delle squadre dominanti era imprevedibile ed i talenti che militavano nella lega erano numerosi e straordinari. L’MVP di quella stagione, Hakeem Olajuwon, rendeva facile anche l’impossibile, con il fisico statuario di un centro ma la tecnica sopraffina di un ball-handler navigato. Non è che una coincidenza, ma è suggestivo il pensiero che proprio nell’anno di gloria di “The Dream”, inusuale prodigio, sia nato ad Atene un futuro “game-changer” della palla a spicchi.

Giannis Antetokounmpo, giovane esile e longilineo dal nome impronunciabile, muove i suoi primi passi cestistici nella capitale greca, nuova terra dei genitori nigeriani trasferitisi per cercare fortuna.

Dimostra subito di essere in grado di giocare a basket, ma il suo talento rimane nascosto tra i meandri della serie A2 ellenica. Nel 2013, si candida al draft NBA ed i Milwawkee Bucks lo firmano come 15esima scelta. Da allora, per Giannis è solo divertimento e magia.

'Non importa come pronunciate il mio nome'. L’umiltà di un campione inconsapevole

Antetokounmpo è un giocatore straordinario. Le sue misure e la sua forza fisica ricordano i grandi centri degli anni ’90, asciutti ma esplosivi, capaci di movenze rapide e potenti. Eppure, la sua tecnica con e senza palla ma soprattutto il suo Q.I. cestistico, non sono inquadrabili in un preciso ambito di gioco. Non c’è ruolo che renda giustizia alle possibilità sconfinate di Giannis, che spazia dal giocare da playmaker in casi di emergenza, a proteggere il ferro con stoppate da rovinare la carriera di chi le subisce.

Nonostante la sua innata dote di vivere la pallacanestro senza confini, “The Greek Freak” (così chiamato per la sua duplice mostruosità, fisica e tecnica) non sente addosso la pressione di essere una superstar di uno degli sport più importanti d’America. Grande umiltà si ravvisa in ogni suo sorriso, in quel suo modo un po’ sgrammaticato di spiegare, in inglese, che il suo cognome può essere pronunciato in due modi ma per lui è indifferente quale si scelga.

Ma soprattutto, l’umiltà di Giannis si sente in campo. Il ragazzo è sempre rispettoso dei grandi campioni che lo circondano, come nell’All-Star Game 2017 a New Orleans, in cui è stato catapultato quasi all’improvviso; non soltanto perché sa che da quei campioni può imparare tanto, ma anche perché forse comincia lentamente a sentirsi parte di un’élite a cui non sapeva di appartenere.

Più gioca, più impara, più impressiona. Giannis Antetokounmpo è tutto da scoprire

Una grandissima qualità di Giannis Antetokounmpo, forse la più grande di tutte, è quella di non poter essere mai dato per scontato. Non c’è zona del campo, partita, situazione specifica di gioco, in cui il nuovo fenomeno dei Bucks non possa tirar fuori dal cilindro un numero ad effetto mai portato in scena prima. Coach Jason Kidd (che di pallacanestro ne ha praticata tanta a livelli quasi inarrivabili) sta lavorando tantissimo sulla mentalità di un ragazzo che viaggia sì ai numeri impressionanti di 29.7 punti, 10.3 rimbalzi e 4.4 assist di media in questo avvio di stagione, ma che ancora non è pienamente consapevole di quali siano le scelte ottimali per vincere una gara, una serie di gare o addirittura un titolo.

Ma sembra sia solo questione di tempo, soprattutto dato che Giannis può contare anche sull’appoggio di una leggenda come Kobe Bryant.

Quando il piccolo grande talento è sbarcato a Milwawkee, la sua famiglia era più compatta che mai. I genitori, i fratelli Thanasis, Kostas e Francis, il sogno di un ragazzino che diveniva realtà. Dall’inizio di questa stagione, Giannis non ha più il papà al suo fianco ad incitarlo e fargli forza. Ma sembra che The Greek Freak sia riuscito a reagire da campione anche alla vita, incanalando tutta la rabbia e la frustrazione del lutto per spenderle al meglio sul parquet. Non è un caso che proprio in questa stagione il greco sia il secondo top-scorer della lega ed abbia realizzato un career-high di 44 punti.

Storie di vita che si intrecciano con storie di sport, ancora tutte da scrivere per il sorriso più bello della NBA.