I team di F1 sono tutti al lavoro per consegnare entro marzo, mese in cui inizia il mondiale 2018, una vettura competitiva. Tra le varie squadre che lavorano alle monoposto, ci vogliamo concentrare sulla Ferrari 2018, che al momento ha come nome 669. In realtà è solo un codice di progetto, in quanto il nome ancora non è stato scelto dai membri del Cavallino Rampante.

Limitazioni sospensioni firmate il 12 dicembre

I tecnici di Maranello devono rivedere il comparto sospensioni, e nello specifico quelle anteriori, in quanto la FIA ha ridotto ulteriormente la percentuale di efficacia dello sterzo sull'altezza della sospensione.

Attualmente la Federazione ha messo un limite di 5 millimetri sull'influenza del volante nella variazione di altezza dell'ammortizzatore.

Tale limitazione è stata firmata il 12 dicembre da Charlie Whiting e ciò non è piaciuto ai tecnici in rosso perché lo stato della vettura era già avanzato. Prima che arrivasse tale stangata, la scocca era già pronta e aveva superato brillantemente il crash test al primo tentativo.

La nuova monoposto sarà solo una rivoluzione della 2017, e non un'evoluzione poiché i risultati ottenuti sono stati buoni (tranne i problemi di affidabilità nel trittico asiatico).

Ferrari F1 2018: passo più lungo

Secondi alcune indiscrezioni sulla Ferrari del 2018, come già detto, non ci saranno grandi cambiamenti perché dal punto di vista aerodinamico e telaistico la vettura era competitiva.

Ciò che va rivisto è tutto ciò che riguarda la Power Unit, poiché ha mostrato segni di cedimento e di non competitività dal GP di Monza.

Inoltre Simone Resta, capo progettista della Scuderia, ha deciso di allungare un po' il passo della vettura rispetto alla SF70H. Passerà da 3.594 millimetri ad un valore superiore ai 3.600 millimetri.

Al contrario, la Mercedes ridurrà il passo, visto che l'interasse tra le ruote era pari a 3.760 millimetri ed era quello più lungo di tutte le monoposto schierate in griglia nel 2017.

Dunque assisteremo ad un'inversione di layout, anche se le modifiche saranno lievi. Sulla monoposto italiana resteranno i convogliatori di flusso davanti alle pance, poiché tale soluzione aerodinamica permette di tenere il cono in carbonio dell’antintrusione laterale fuori dalla fiancata e sarà molto probabilmente replicata dalle altre monoposto in vista del campionato 2018.

Questa soluzione permette di migliorare il raffreddamento del motore perché è possibile allontanare dalle turbolenze generate dalle ruote anteriori le masse della power unit. Molta attenzione è stata, inoltre, posta sul posizionamento dei radiatori. Infatti, il pacco refrigerante sarà più aerodinamico e dunque opporrà meno resistenza all'avanzamento della vettura.