Tutte le partite del Mondiale 2018 in Russia saranno trasmessi tutti in diretta e in chiaro dalle reti Mediaset. Il network di Berlusconi, infatti, si è aggiudicata l’esclusiva dell’avvenimento con un’offerta di 78 milioni di euro che le ha permesso di battere la concorrenza di Sky e, soprattutto, della Rai, storicamente televisione di riferimento per la trasmissione dei Mondiali di calcio.

L’annuncio è stato dato dall’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi che illustrerà in una conferenza stampa che si terrà domani tutti i dettagli dell’accordo con la Fifa.

Le partite del Mondiale di calcio 2018 sulle reti Mediaset

La notizia che il Gruppo Mediaset fosse in vantaggio sulla Rai per l’aggiudicazione dei diritti per la trasmissione in esclusiva del Mondiale di Russia 2018 era nell’aria già da alcuni giorni, ma il comunicato diffuso oggi ha tolto ogni dubbio. A partire dalla partita inaugurale, Russia-Arabia Saudita, che si disputerà alle ore 17 del 14 giugno 2018, le reti Mediaset trasmetteranno in diretta e in chiaro tutte le 64 partile del Campionato del Mondo di calcio, fino alla finale, in programma a Mosca alle ore 18 del 15 luglio.

La programmazione delle partite stravolgerà i palinsesti di tute e tre le reti del gruppo, Canale5, Italia1 e Rete4, che saranno impegnate non solo nella trasmissione in diretta delle partite ma anche in talk e servizi giornalistici di approfondimento pre e post partita.

La trasmissione gratuita dell’evento sarà assicurata anche per le reti spagnole del Gruppo Mediaset.

La Rai esclusa dal Mondiale di Russia 2018

Dopo aver perso, negli anni scorsi, i diritti della Champions League, la Rai deve incassare un altro duro colpo da parte della concorrenza della televisione commerciale. Benché privo della nazionale italiana, infatti, il Mondiale di Calcio rappresenta pur sempre un avvenimento di grande attrazione televisiva che il servizio pubblico dovrebbe sempre assicurare ai suoi abbonati, a prescindere dal ricavo pubblicitario che, proprio per l’assenza degli azzurri, sarà, presumibilmente, inferiore a quelli degli scorsi campionati.

E’ questo il concetto espresso da una nota dell’Usigrai, il sindacato della Rai, che paventa una strategia di delegittimazione del servizio pubblico.

La Rai, intanto, si consola con il ritorno dei diritti sulla Champions League che, a partire dalla stagione 2018/2019, vedrà trasmessa sulle reti del servizio pubblico una partita per ogni turno.

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