Dopo quella di Bernard Hinault ecco un’altra voce fortemente critica da parte di un grande ex sul caso doping di Chris Froome. Stavolta è stato Greg Lemond, l’americano che conquistò tre Tour e due Mondiali negli anni Ottanta, a dare un giudizio fortemente negativo su quanto successo al leader del Team Sky. Lemond non ha concesso sconti a Froome, bollando come una ridicola scusa la sua difesa e mettendo molti dubbi sull’operato di tutta la Sky, definita “troppo bella per essere vera”.

Lemond: ‘Come uno steroide anabolizzante’

Il caso doping di Chris Froome continua a far discutere in maniera accesa nel mondo del Ciclismo.

Il campione della Sky è risultato positivo al salbutamolo in un controllo effettuato durante la scorsa Vuelta Espana. Il farmaco viene usato dai corridori asmatici come Froome, ed è consentito dalle regole antidoping entro un certo limite, sforato e doppiato nel controllo incriminato. La Sky ha preparato un dossier difensivo in cui si imputa il risultato ad un’anomala metabolizzazione del farmaco da parte dell’organismo di Froome. La posizione del corridore e della squadra ha fatto sorridere l’ex campione Greg Lemond, oggi opinionista di Eurosport. In un’intervista al Times Lemond ha definito la difesa della Sky come “la scusa più ridicola che io abbia mai sentito. È semplice, ha infranto le regole e deve essere punito” ha sentenziato l’ex campione americano.

Lemond ha anche offerto una lettura diversa all’uso del salbutamolo, che in molti hanno definito un farmaco che non fa migliorare le prestazioni. “L’idea che non porta ad un miglioramento è vera solo se lo si usa come prescritto. Agisce come uno steroide anabolizzante simile al clembuterolo, il prodotto per il quale fu squalificato Contador” ha spiegato l’ex corridore americano.

Quante ombre sulla squadra

L’attacco di Greg Lemond è stato diretto non solo a Froome, ma a tutto il Team Sky. L’ex campione ha apertamente dichiarato tutti i suoi dubbi sulla squadra britannica che ha dominato le ultime edizioni del Tour de France, una posizione critica corroborata dagli eventi dei mesi scorsi, dalle rivelazioni sulle esenzioni terapeutiche di Wiggins alla positività di Froome.

“Devi guardare al caso di Froome nel contesto che circonda la Sky: i commenti di Shane Sutton che ha ammesso che la squadra spinge le cose al limite, quelle rivelazioni, il pacchetto misterioso di Wiggins” ha spiegato Lemond, che ha rincarato sul Team manager della squadra britannica, Dave Brailsford. “Non gli credo. E’ un tipo chiuso, evita le domande e da quello che leggo e sento la squadra non è così competente e scientifica come pretende di essere. Come la storia ha dimostrato quando le cose sono troppo belle per essere vere di solito lo sono” ha concluso Lemond.