Con l’inizio del nuovo anno i ciclisti che hanno cambiato squadra nel corso dell’ultimo ciclomercato hanno potuto finalmente farsi fotografare con le loro nuove maglie. Molto atteso ovviamente era lo scatto di fabio aru, passato dalla Astana alla UAE Emirates con la sua maglia tricolore di Campione d’Italia. Per i tifosi dello scalatore sardo c’è stata una grossa delusione: la divisa di Aru è praticamente identica a quella dei nuovi compagni di squadra, con solo una piccola bandiera tricolore nella parte più bassa della maglia. Il corridore e la squadra hanno però rassicurato che si tratta di una versione provvisoria.

Aru: 'La vera maglia più avanti’

La maglia tricolore di Campione d’Italia è stata al centro di numerose polemiche negli ultimi anni. Sempre più spesso i corridori che vincono il Campionato nazionale sono poi costretti dalle rispettive squadre a non indossare il classico tricolore, ma la divisa tradizionale del team con qualche richiamo più o meno evidente ai colori della bandiera. Anche Nibali nei suoi due anni da Campione d’Italia dovette accontentarsi della solita maglia della Astana con solo una banda tricolore. La squadra kazaka ha invece concesso ad Aru di vestirsi di un vero e classico bianco, rosso e verde dopo la vittoria del titolo nel giugno scorso. Così lo abbiamo visto al Tour e alla Vuelta, ma con il passaggio alla UAE Emirates Aru dovrà accontentarsi di una divisa in cui il tricolore sarà ridotto ai minimi termini.

Così almeno è la versione presentata adesso dalla squadra diretta da Giuseppe Saronni. La maglia di Aru è quasi indistinguibile rispetto a quella dei compagni: i colori della bandiera italiana sono nella parte più bassa, solo sul davanti, praticamente invisibili quando il corridore è in bicicletta. Lo scalatore sardo ha però puntualizzato che questa non è la versione definitiva: “E’ solo una versione provvisoria, i tifosi possono stare calmi” ha spiegato il corridore alla Gazzetta dello Sport.

“La vera maglia sarà presentata più avanti in un evento ufficiale. E’ bella, ve lo garantisco” ha aggiunto Aru.

‘Come Nibali alla Astana’

La maglia con cui Fabio Aru correrà nel 2018 sarà un po’ diversa rispetto a quella con cui si è fatto fotografare adesso, ma non sarà certamente il vero tricolore che ha indossato nei mesi scorsi.

“I principi di base non cambieranno, ma la versione definitiva del tricolore sarà più ampia, come quella che Nibali indossava alla Astana, rispettando le linee guida della federazione” ha chiarito Giuseppe Saronni, che poi ha spiegato i motivi di questa scelta che certo non piacerà alla gente. “Questo è il Ciclismo attuale, posso capire i tifosi ma ci sono molti requisiti che devono essere soddisfatti. Non dico che la gente deve accettarlo, ma spero che possano capirlo”. La maglia disegnata dalla UAE ha avuto il via libera dalla Federciclismo, che ha teso a smorzare ogni polemica dimostrandosi molto attenta alle esigenze degli sponsor arabi. “La versione definitiva sarà un buon compromesso e il tricolore è un valore che gli atleti portano dentro oltre la sua visibilità esterna” ha dichiarato il presidente Di Rocco.