Cresce l'attesa per un evento che da anni (o meglio da secoli) i tarantini vivono con passione e partecipazione: stiamo parlando dei Riti della Settimana Santa. Quest'anno le celebrazioni si svolgeranno nei giorni che vanno dal Giovedì Santo 2 aprile al Sabato Santo 4 aprile e avranno una novità assoluta: dopo 50 anni l'intera processione dei Misteri si svolgerà completamente nella città vecchia.

I Riti della Settimana Santa a Taranto: il programma e il percorso

La domenica delle Palme si svolge la cosiddetta asta in cui i confratelli del Carmine e di San Domenico si riuniscono in una vera e propria asta per stabilire chi prenderà determinate statue e simboli della processione e soprattutto a quale prezzo. L'anno scorso l'Addolorata della processione del giovedì notte fu presa al prezzo di 70 mila euro, il Gesù Morto a 45 mila euro e l'Addolorata del venerdì a soli 15 mila euro. Poi i veri riti della Settimana Santa tarantina iniziano il giovedì: nel pomeriggio iniziano a camminare per le vie del centro di Taranto i primi perdoni, uomini incappucciati, mentre la gente fa la sua dovuta visita ai Sepolcri. Alla mezzanotte del giovedì ha inizio la processione che parte da San Domenico, in città vecchia, e che ha come protagonista la Madonna, in pena e alla ricerca del suo amato figlio. La processione fa sosta nel convento delle suore in Piazza Maria Immacolata, dopo esser passata sul ponte girevole, simbolo della città, e poi rientra nella chiesa di San Domenico.

La novità di quest'anno, invece, è relativa alla processione dei Misteri che ha inizio il Venerdì Santo intorno alle 17: la processione parte dalla chiesa del Carmine, in via D'Aquino e anziché attraversare le vie principali del centro di Taranto, andrà verso la città vecchia.

Dopo aver superato il ponte girevole, scenderà per la discesa Vasto, via Garibaldi, girerà intorno alla chiesa di San Giuseppe e dopo aver percorso via Duomo, farà sosta nella bellissima chiesa di San Cataldo. Il ritorno sarà per via Duomo, piazza Castello, ponte Girevole e via d'Aquino.

La scelta di introdurre questa novità è principalmente legata al 250esimo anniversario della donazione da parte della famiglia Calò delle due statue dell'Addolorata e di Gesù Morto.
Si spera che le autorità riescano ad organizzare il tutto nel miglior modo possibile, evitando ingorghi e problemi di altro tipo.