In queste ore la città di Taranto è praticamente sotto l'acqua: numerosi i danni che si sono registrati nella città pugliese e solo da qualche ora il nubifragio ha dato una tregua ai cittadini. Sin dalle prime ore del mattino un'abbondante pioggia si è abbattuta sulla città e sulle zone limitrofe causando rallentamenti e disagi: molti sono rimasti praticamente bloccati negli uffici ai livelli più bassi così come le persone che risiedono ai piani bassi del quartiere Tamburi.

Ilva chiude i reparti

A causa della massiccia quantità di pioggia che si è abbattuta sulla città lo stabilimento Ilva ha deciso di chiudere i reparti e di mandare a casa i propri operai.

Secondo le ultime notizie pare che la pioggia abbia causato un blackout che ha impedito la chiusura di alcune valvole: per queste ragioni in queste ore si avverte un forte odore di gas nell'aria. Proprio nel rione Tamburi, dove è situata l'Ilva, moltissime persone sono rimaste bloccate nelle loro case e alcuni cittadini a bordo di barche e piccole imbarcazioni sono riuscite a portarle in salvo.

Cedimento nel sottopasso di via Dante

Un'altra arteria principale della città è stata letteralmente presa d'assalto dalla pioggia: si tratta della sempre molto trafficata Via Dante. Qui il sottopassaggio si è completamente allagato e si è registrato un cedimento di una parete laterale dalla quale continua ancora a scendere acqua.

Voragine in via Minniti e auto sommerse in via Magnaghi

Anche il centro della città è rimasto vittima di questo nubifragio improvviso e devastante: in via Minniti una spaventosa voragine si è aperta al di sotto di una Fiat Panda parcheggiata nei pressi di un marciapiede. Molte sono le auto sommerse dall'acqua in via Magnaghi dove, per motivi di sicurezza, è stata chiusa la chiesa e la scuola Madonna delle Grazie: nell'immagine si vede un'auto completamente sott'acqua.

Prima dell'arrivo di questo nubifragio era stato dato l'allarme, un'allerta meteo color arancione,eppure le scuole erano aperte. E così c'è già chi chiede lo stato di calamità e chi vorrebbe che il sindaco Ippazio Stefano vada a casa.

A voi la parola.