Arriva dunque il giorno dell'esordio sulla panchina del Taranto per il nuovo allenatore Sasà Ciullo, il cui battesimo è il peggiore di quelli che possano capitare; affrontare la capolista, per di più in un derby sentitissimo da entrambe le tifoserie. Dopo il pesante ko nel derby di Andria sabato sera, i rossoblù sono dunque chiamati ad invertire la rotta che li vede lontani dai tre punti da più di due mesi. Di contro arriva il lanciatissimo Foggia di Giovanni Stroppa, che ha riconquistato la vetta del girone ed è intenzionato a non farsela più sfuggire, per non trovarsi nella situazione dello scorso anno, quando ai playoff ad esultare fu il Pisa.

Il derby

Il tecnico ex Juve Stabia decide di schierare il taranto con un 4-3-3 che in fase di non possesso è più un 4-5-1 con il solo Lo Sicco ad uscire in pressione in aiuto a Magnaghi, ancora titolare malgrado sia arrivato in settimana il transfer per Cobelli che siede solo in panchina. In difesa conferme per Kevin Magri, mentre capitan Pambianchi viene dirottato a sinistra stante l'infortunio di Som (che si somma a quello di Stendardo, ndr). Il Foggia dal canto proprio non può contare su Angelo, ma anche su Sainz Maza e capitan Agnelli, non al meglio e quindi in panchina. La prima frazione viaggia su ritmi blandi, con il Foggia che cerca di fare la partita ed il Taranto accorto con i reparti stretti e pronto a ripartire all'occorrenza.

Davanti ai 4000 dello Iacovone il primo squillo è rossoblù: break a centrocampo di Maiorano che serve Lo Sicco il cui destro però non impensieriscono Guarna. Ancora Taranto potenzialmente pericoloso al 29'; Maiorano apre sulla sinistra per Paolucci che controlla e crossa al centro dove si butta in spaccata Viola che però non riesce a deviare verso la porta il ghiotto suggerimento.

I satanelli non sembrano riuscire a dare seguito al proprio ruolino offensivo (14 reti nelle ultime 4) ma al 42' si svegliano dal torpore: cross dalla sinistra di Chiricò, Mazzeo che irrompe in area e arriva prima di Maurantonio che però si supera in uscita aerea e poi replica sulla ribattuta di Agazzi. La ripresa inizia in maniera decisamente più tambureggiante, soprattutto per merito del Foggia che preme forte sull'acceleratore, collezionando angoli in serie (8 in totale, ndr) ma alla fine passa il Taranto; prima Lo Sicco si divora il vantaggio, poi al 14' ripartenza di Viola dopo un corner mal giocato dai rossoneri, palla dentro dove Guadalupi prova a sfondare di forza e sulla sfera vagante si avventa Magnaghi che fa esplodere la nord, 1-0.

Il gol scuote la capolista che si riversa a capofitto alla ricerca del pari, ma il Taranto regge, difendendo con tutti gli effettivi e facendo densità sulla linea dei 16 metri, concedendo solo il possesso palla alla capolista (percentuali da plebiscito, ndr). I ragazzi di Ciullo quando possono cercano di ripartire ad al 37' arriva il raddoppio, tiro senza pretese di De Giorgi, saponetta di Guarna che concede l'angolo; se ne incarica Lo Sicco che mette la sfera ben al di fuori della lunetta (sarebbe stato da ripetere, ndr), mischia in area dove sbuca ancora un gigantesco De Giorgi che fredda Guarna, 2-0 per l'apotesosi dello Iacovone.

Il tabellino

TARANTO (4-3-3): Maurantonio 6.5; De Giorgi 7.5, Altobello 6.5, Magri 7, Pambianchi 6.5; Maiorano 6.5, Guadalupi 6.5 (37' st Pirrone sv), Lo Sicco 6; Viola 6.5 (29' st Potenza sv), Magnaghi 6 (41' st Cobelli sv), Paolucci 6.5.

A disp. Pizzaleo, Sampietro, De Salve, Russo, Benedetti, Emmausso, Di Nicola, Contini, Cecconello. All. Salvatore Ciullo.

FOGGIA (4-3-3): Guarna 5.5; Loiacono 6, Martinelli 5.5, Coletti 6, Rubin 6 (1' st Gerbo 6); Deli 6, Vacca 6.5, Agazzi 5.5; Sarno 5 (39' st Pompilio sv), Mazzeo 5, Chiricò 6.5 (13' st Di Piazza sv). A disp. Tucci, Figliomeni, Agnelli, Sainz Maza, Sicurella, Dinielli, Sanchez, Martino, Pertosa. All. Giovanni Stroppa.

ARBITRO: Francesco Guccini di Albano Laziale (ass. Mangino e Santoro di Roma 1).

RETI: 14' st Magnaghi (T), 38' st De Giorgi (T).