Sotto la parola IMU si nascondono due tributi diversi fra loro. L'imposta Municipale propria, che a sua volta unisce altre due imposte (l'imposta sul reddito delle persone fisiche IRPEF e l'imposta comunale sugli immobili ICI), è a carico solamente dei padroni di casa di chi è possessore di un immobile e l'imposta Municipale secondaria che sostituisce la TOSAP (tassa sull'occupazione di spazi ed aree pubbliche), il COSAP (canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche), l'imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni (ICPDPA), il canone per l'autorizzazione all'installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP).





L'Imu è entrata in vigore nel 2012 con il "decreto salva-Italia", una manovra fiscale da circa venti miliardi di euro che rispecchia le richieste fatte dalla Commissione europea. In questo decreto si tagliano i costi della politica e si tassano i capitali rientrati con lo scudo fiscale. Certo c'è l'Ici sulla prima casa e ci sono tagli pesanti per gli enti locali: la sanità e il trasporto.

L'IMU sulla prima casa è stata abolita, anche se poi è emersa la Mini IMU nei casi appunto esonerati: per verificare i casi in cui c'è stato l'esonero del pagamento dell'IMU potete consultare la guida Pagamento Mini Imu dove sono riportati.

Chi è in possesso di un'immobile deve pagare l'IMU, oppure chi ha il diritto di usufrutto (il diritto regolato dagli articoli 978 e seguenti del codice civile, consistente nella facoltà di godimento di un bene utilizzandolo a proprio vantaggio), di uso dell'immobile, chi ci abita, chi ha il diritto di enfiteusi (è un diritto reale di godimento su una proprietà altrui).





Per calcolare quanto bisogna applicare di Imu al proprio immobile bisogna essere in possesso del valore della rendita catastale. Tale rendita è possibile trovarla sull'atto d'acquisto dell'immobile stesso oppure consultando e registrandovi sul sito dell'Agenzia del Territorio. Una volta stabilito il valore catastale si applica una maggiorazione del 5% e poi si moltiplica per un numero fisso che per le abitazioni è 160.

Se il nostro appartamento ha una rendita catastale di 500 euro, moltiplicheremo questa cifra per 1.05 (maggiorazione del 5%) e per 160 (moltiplicatore che per le abitazioni) e ci troveremmo la cifra di 840 euro che sarà la nostra imposta da pagare.



Il pagamento dell'Imu è stato stabilito in due rate di egual importo con scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre di ogni anno. Solo per l'anno 2012 era possibile pagare in tre rate.