Nonostante l'Imu sia stata definitivamente abolita dal governo Letta, i proprietari della prima casa non possono ancora sentirsi tranquilli. E' infatti in arrivo la Mini Imu. Ma di cosa si tratta?

E' l'imposta eccedente l'aliquota del 4 per mille che un gran numero dei comuni italiani ha deciso di aumentare portandola fino al 6 mille, il massimo consentito dalla legge. In questo caso, i cittadini dovranno versare il 40% di questo aumento entro il 24 gennaio 2014 ( e non il 16 gennaio come era stato inizialmente stabilito).

Per conoscere l'aliquota del proprio comune di residenza, è sufficente accedere al sito internet ufficiale del comune stesso o ad un centro di assistenza fiscale (CAF).

I capoluoghi la cui aliquota è al 6 mille sono: Ancona, Frosinone, Parma, Perugia, Piacenza, Rieti, Napoli. Avellino e Foggia hanno stabilito il 5,5 per mille, Torino il 5,75, Genova il 5,8 per mille mentre Bologna, Roma e Verona si sono fermate, se così si può dire, al 5 per mille. Non è comunque detto che l'aumento ci sia stato, quindi vi invitiamo caldamente a controllare.

Come si calcola la mini Imu? Dopo aver controllato che effettivamente sia dovuta e di quale aliquota, bisogna applicare la stessa alla rendita catastale moltiplicata per 168 e sottraendo poi la detrazione di euro 200. L'importo da pagare è la differenza tra questo valore e lo stesso calcolo di cui sopra con l'aliquota pari al quattro per mille.

Un calcolo abbastanza complesso , che potrebbe necessitare la collaborazione di un consulente.

Per quanto riguarda il pagamento, va utilizzato il modello F24 disponibile anche sul sito dell'Agenzia delle Entrate e pagabile presso qualsiasi sportello bancario o postale.