In caso di morte i beni, i diritti e i debiti del defunto sono oggetto di successione legittima o testamentaria; questo, insieme al quale dovrà essere sottratto il passivo ereditario (i debiti), costituisce l'asse ereditario, ovvero il patrimonio devoluto agli eredi e sul quale, fatte salve franchigie ed esenzioni, si dovranno calcolare le imposte di successione.

La dichiarazione di successione è il documento di carattere fiscale che gli eredi del defunto devono presentare per informare l'agenzia delle entrate sull'ammontare del patrimonio ereditario, ai fini dell'imposizione fiscale.

Chi deve presentare la dichiarazione

Sono obbligati a presentare la dichiarazione:

  • gli eredi;
  • i legatari;
  • gli amministratori dell'eredità;
  • gli esecutori testamentari;
  • i curatori in caso di eredità giacenti;
  • i trust;
  • gli immessi nel possesso dei beni (in caso di morte presunta o assenza di defunto).

Termine e modalità di presentazione

La dichiarazione di successione deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate, nella cui circoscrizione era residente il defunto entro 12 mesi dall'apertura della successione (coincidente con la data di morte). Entro 30 giorni dalla presentazione si deve effettuare anche richiesta di voltura degli immobili.

La dichiarazione di successione deve essere redatta sul Modello 4, composto da diversi quadri in cui devono essere indicati i seguenti dati:

  • quadro A, le generalità degli eredi;
  • quadro B, l'attivo ereditario;
  • quadro C, eventuali donazioni e liberalità avvenute a favore degli eredi prima del decesso;
  • quadro D, il passivo ereditario.

La dichiarazione dunque ricomprende tutti i beni e diritti di cui il de cuius era titolare in vita come beni immobili, denaro, valori, titoli, azioni o quote di società, aziende, preziosi si vario genere.

Il modello da inviare è disponibile esclusivamente online o presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate.

Soggetti esentati dall'obbligo di presentazione

La dichiarazione non è obbligatoria quando si verificano le seguenti condizioni:

  • l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto;
  • l'attivo ereditario non supera i 25.823 euro;
  • l'attivo ereditario non include beni immobili o diritti reali immobiliari.

Può essere presentata una sola dichiarazione, anche in presenza di più eredi.

Novità introdotte con la bozza sulle semplificazioni fiscali

La dichiarazione di successione non è obbligatoria:

  • qualora l'eredità si devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario abbia un valore inferiore a 100.000 euro.
  • qualora l'eredità non sia costituita da beni immobili o diritti immobiliari.

Semplificazioni sono in arrivo anche da un punto di vista burocratico: non andranno più allegati alla dichiarazione di successione documenti in originale. Basteranno copie non autenticate, accompagnate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Infine, scompare l'obbligo di presentare la dichiarazione integrativa qualora una sopravvenienza sia costituita da "rimborsi fiscali". Tali rimborsi manterranno comunque la loro rilevanza ai fini della determinazione dell'imponibile da sottoporre a tassazione.