Dopo le dichiarazioni del Governo che si diceva pronto ad intervenire sul Canone Rai, la Rai stessa si è detta pronta, ritenendo valida la proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, ad abbassare il costo del canone. La notizia sarà sicuramente ben accolta dalla maggioranza degli italiani, ma bisogna sottolineare che la modifica legata al costo non è l'unica che verrà apportata. Infatti, se finora il canone era pagato solo da coloro che erano in possesso di televisione e radio, da gennaio, mese in cui si prevede la riduzione dell'importo, la tassa sarà estesa a tutti, quindi anche a chi dichiara di non possedere la tv.

Il costo, che sarà fissato in base al reddito della famiglia in relazione al nucleo familiare, andrà da 35 ad 80 Euro, contro gli attuali 113,50 Euro, con la possibilità di esenzione per le famiglie con un reddito al di sotto di una soglia minima che verrà prefissata. Dopo la disponibilità mostrata dalla Radiotelevisione italiana S.p.a., adesso dovrà essere il Premier Renzi a prendere una decisione al riguardo. Tenendo conto che è necessario occuparsene subito, cioè prima che scatti il pagamento a gennaio del canone inteso alla vecchia maniera, Renzi dovrà decidere se presentare tale proposta come decreto di legge, e di conseguenza fissare tutti parametri per il pagamento.

Da canone Rai a contributo al servizio pubblico Rai-tv

Analizzando la novità, se da un lato la riduzione sarà sicuramente un beneficio per i contribuenti, con una riduzione pari quasi alla metà dell'importo attuale, dall'altro il canone dovrà essere inteso in un altro modo: non più una tassa di possesso, ma una tassa obbligatoria dovuta da tutti i cittadini italiani, anche da coloro che avevano già fatto in passato richiesta di disdetta del canone Rai.

Per tale motivo verrà modificato anche il nome: la nuova tassa sarà denominata contributo al servizio pubblico rai-tv.

Diventando a tutti gli effetti un'imposta, probabilmente gli utenti non riceveranno più un bollettino presso il proprio domicilio, ma il contributo verrà pagato mediante il modello F-24, aggiungendosi alle altre tasse da versare allo Stato.

Le prossime notizie al riguardo arriveranno sicuramente presto, soprattutto se si pensa che all'inizio del prossimo anno, quindi alla scadenza per pagamento del canone inteso alla vecchia maniera, mancano solo due mesi.