Nuovi sviluppi per il bonus bebè 2015, le ultime news dal governo Renzi ci dicono che l'ultimo emendamento proposto ha modificato alcuni dettagli che però non che mutano la sostanza. Vediamo di cosa si tratta. Innanzitutto, chiariamo che la proposta non è stata ancora messa in atto, la versione definitiva arriverà solo poco prima della fine dell'anno con la nuova Legge di Stabilità. La Commmissione Bilancio ha comunque reso noto che ci sono dei nuovi criteri di accesso che modificano anche la somma del bonus bebè.

Bonus Bebè news: cambiamento nell'emendamento, abbassata la soglia minima

Punto di riferimento di questi criteri è la dichiarazione ISEE.

La fascia è stata ribassata di molto, da 90 mila a 25mila euro annui. A costoro va il contributo base, ossia 960 euro annui, da spalmare in 80 euro al mese. Per i redditi inferiori ai 7500 euro invece il bonus bebè raddoppia e diventa di 160 euro al mese (1920 euro annui). Il contributo è riservato però sempre e soltanto ai bambini nati dal primo gennaio 2015, e durerà fino al terzo anno di età del nascituro. Permangono dunque le polemiche sulla manovra. I genitori avevano chiesto a gran voce di abbassare la soglia per far rientrare anche i bambini nati prima del 2015, purché non avessero ancora compiuto i 3 anni (che sarebbe sempre rimasto il termine ultimo per avere il bonus mensile). Invece, l'abbassamento della soglia c'è stato, ma questi genitori non sono stati accontentati.

Per loro rimane il prestito di 5000 euro da richiedere alle banche (e da restituire poi con gli interessi).

La manovra costerà allo Stato 500 milioni di euro solo nel 2015, mentre a regime avrà una somma di un miliardo e mezzo di euro. La domanda va presentata all'Imps e possono richiederla tutti i cittadini italiani o di uno Stato dell'UE o di extracomunitari con permesso di soggiorno.

Ricordiamo che la manovra relativa al bonus bebè 2015 non è ancora definitiva, e fino alla fine dell'anno possiamo aspettarci nuove notifiche in merito, anche perché il malcontento popolare al momento è tanto e le preferenze verso Renzi ed il suo Pd continuano a scendere nei sondaggi politici.