Dopo settimane di bagarre in aula passa la norma sulle pensioni anticipate che mette fine alle penalizzazioni per i lavoratori che vanno in quiescenza prima dei termini previsti aprendo una finestra temporale di due anni. I lavori parlamentari sono proceduti spediti verso la soluzione al problema di quei lavoratori che pur avendo i contributi necessari si vedevano decurtare l'assegno INPS perché non avevano raggiunto l'età prevista dalla legge, inoltre ci sono importanti dovute al maxiemendamento che porta delle novità in ambito di tasse con la Tasi, con l'aliquota che rimane ferma al 2,5 per mille anche per il prossimo anno, con la possibilità di un aumento solo dello 0,8 per mille.

Il maxiemendamento si occupa anche di Irap prevedendo un credito di imposta pari al 10% per tutti quei soggetti che non hanno dipendenti e che quindi fino ad oggi non potevano scaricare la componente costo del lavoro dalle tasse. Infine arrivano importanti novità anche per le partite iva in regime dei minimi che con la prossima legge di stabilità avranno la possibilità di essere esclusi dal regime forfettario se dipendenti e se dichiarano profitti superiori a 20.000 euro.

Pensione anticipata 2015: le risposte a chi sceglie di andare in pensione anticipata dal 2015 senza penalizzazioni

Dopo aver parlato delle novità contenute nel maxiememndamento in materia di tasse con il blocco della Tasi e gli sgravi Irap, torniamo alle novità riguardo la pensione anticipata 2015 che dal prossimo gennaio 2015 fino alla fine del 2017 darà la possibilità a centinaia di migliaia di lavoratori di andare in pensione senza tener conto dell'età anagrafica e senza le temute penalizzazioni ma tenendo conto solo dei contributi maturati che saranno 42 anni e 6 mesi di contributi versati se uomini, mentre al raggiungimento di 41 anni e 6 mesi per le donne.

La norma è passata al Senato con grande apprezzamento del Pd che ha di fatto blindato l'emendamento in questione ponendo così i presupposti per far passare la norma anche alla camera dei deputati. Ma cosa contiene di preciso l'emendamento sulla pensione anticipata? Al suo interno sono contenute le linee guida che dettano i tempi e i limiti per chi è in procinto di mettersi in pensione anticipata, infatti, se passa, l'emendamento darebbe la possibilità , come anticipato prima, di permettere ai lavoratori che hanno maturato i contributi ( 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41anni e 6 mesi per le donne) di accedere all'assegno pensionistico senza tener conto dell'età anagrafica del richiedente e soprattutto senza esser penalizzato dalle decurtazioni previste dall'attuale legge Fornero che per disincentivare l'ingresso penalizzava chi andava in pensione anticipatamente.

La norma interesserà sia dipendenti pubblici e privati sia gli autonomi che potranno avere una deroga sulle penalizzazioni che di fatto aggirano il problema per chi aveva maturato i contributi ma non in maniera continuativa, comunque grazie a questo nuova norma vengono interessati tutti i lavoratori che potranno usufruire della pensione anticipata senza penalizzazioni e decurtazioni fino al 31 dicembre del 2017.