Imu sui terreni agricoli, il Governo Renzi fa retromarcia: in un Consiglio dei ministri lampo, convocato con urgenza nel pomeriggio di venerdì 23 gennaio 2015, il governo ha rivisto le regole dell'Imposta municipale sui terreni agricoli di montagna e ripristina le vecchie regole di classificazione basata sui criteri stabiliti dall'Istat in vigore antecedentemente al Decreto ministeriale dello corso 28 novembre 2014. Il risultato più evidente è quello che in 3.456 comuni italiani, i terreni agricoli ed incolti saranno totalmente esentati dal pagamento dell'imposta, in quanto tali comuni sono stati di nuovo considerati montani in base ai vecchi criteri stabiliti dalla legge che risale al 1952.

655 sono, invece, i comuni considerati dall'Istat come "parzialmente montani": in questi comuni gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti sono esenti dal pagamento dell'Imu sia nel caso in cui siano loro stessi proprietari dei terreni, sia nel caso in cui i terreni siano stati presi in affitto.

Imu agricola, ecco la nuova scadenza nei comuni soggetti a pagamento: il 10 febbraio

In tutti gli altri Comuni, invece, l'Imu dovrà essere pagata entro il prossimo 10 febbraio: la scadenza originaria, fissata per il 26 gennaio 2015, è stata spostata in avanti anche rispetto al 4 febbraio, altra data proposta di scadenza dell'Imu agricola, in modo da rendere sterile la sospensiva riconosciuta fino ad inizio febbraio dal Tar Lazio chiamato a giudicare sul ricorso presentato da un gruppo di comuni siciliani.

Dunque l'Imu agricola si pagherà in 3.937 comuni italiani ma, in realtà, saranno anche meno, in quanto il decreto legge approvato ieri dal Governo prevede che i comuni esentati dal dm 28 novembre 2014, continueranno ad essere esenti anche se dovessero cambiare i parametri di classificazione. In tal modo, considerando l'elenco dei comuni stilato dall'Istat e aggiornato al 1° gennaio 2015, figurano comuni sul mare considerati di montagna e comuni situati ad altezza superiore ai 600 metri considerati solo parzialmente montani.

Comuni come Portoferraio, Amalfi, San Vito Lo Capo, Favignana, per fare qualche esempio, erano stati penalizzati dal decreto ministeriale del 28 novembre, mentre ora sono esenti dal pagamento dell'Imu. Al contrario, Caltagirone, 608 metri di altezza, sarebbe dovuta essere esente da Imu agricola in base ai vecchi parametri, ma l'Istat la considera non montana insieme ad altri 16 comuni il cui edificio comunale si trova sopra i 600 metri: qui, dunque, dovrebbe pagarsi l'Imu, ma sarà evitata grazie alla clausola di salvaguardia del Governo di Matteo Renzi, secondo la quale i criteri approvati dal Consiglio dei ministri del 23 gennaio saranno considerati retroattivi e applicabili anche all'anno di imposta 2014.