Con il calo del prezzo delle materie prime (il petrolio ha perso il 60% del suo valore in dollari in soli sei mesi) ci si poteva aspettare un vistoso calo delle bollette che si relazionano ad esso. Si è parlato nei giorni scorsi di una riduzione della bolletta della luce del 3% e del gas dello 0,3% per la famiglia media, con un risparmio di circa 72 euro complessive. Le stime ipotizzavano una spesa annuale di 513 euro per una famiglia tipo per ciò che concerne la luce e una spesa di 1.143 euro per il gas nell'anno 2015, proiezioni che hanno fatto scattare le suddette riduzioni da parte dell'Autorità per l'Energia.

Questa decisione è stata commentata positivamente da FederConsumatori, che ha ribadito che il governo deve fare la propria parte con una riduzione del carico fiscale. Ma veramente quest'anno pagheremo la luce di meno?

Se andiamo ad esaminare in dettaglio la vicenda le cose non stanno così, e la colpa è della Legge di Stabilità 2015, precisamente art. 1 comma 193, che contiene una norma che è stata pensata a favore della lobby dei trasporti e precipuamente le Ferrovie dello Stato. Queste ultime venderanno a Terna spa la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione, il cui incasso dovrebbe servire a coprire in parte gli investimenti sulle nuove linee ferroviarie, ma il contributo maggiore per questi investimenti sarà pagato dai cittadini italiani tramite appunto una maggiorazione del costo delle bollette.

Il costo di queste nuove infrastrutture è stato stimato intorno all'importo di 900 milioni di euro che dovranno essere versati dallo Stato, e quindi da tutti noi italiani che subiremo anche la beffa di pagare due volte; la prima tramite i contributi versati allo Stato e utilizzati per finanziare la costruzione e la gestione della rete elettrica ferroviaria; la seconda con l'aumento della bolletta elettrica dovuta ai soldi che Terna pagherà a Ferrovie dello Stato.

L'aumento sarà quindi del 3%, per un ammontare di 15 euro annuale.

Immediata è stata la protesta di FederConsumatori che ha chiesto al Governo di cercare altrove le risorse per ammodernare la rete ferroviaria per non compensare i benefici del calo delle bollette previsto precedentemente. Ricordiamo tra l'altro che negli ultimi 10 anni i costi delle bollette del gas e della luce sono aumentati in modo più che proporzionale al tasso d'inflazione cumulato e sono ormai tra le più alte d'Europa.