La legge di stabilità ha apportato numerose modifiche alle certificazioni utili per la dichiarazione dei redditi. Tra i documenti che sono incorsi in una profonda ricostruzione abbiamo l'Isee, indicatore della situazione economica equivalente. A subire una radicale modifica nel nuovo modello Isee sono i parametri di base che vengono utilizzati per stabilire il reddito. Restano fissi i valori fondamentali per la determinazione della situazione economica delle famiglie italiane: reddito, patrimonio e caratteristiche del nucleo familiare. Vediamo ora nel dettaglio come avverrà il calcolo del reddito col nuovo Isee 2015.

L'obiettivo del nuovo Isee è quello di dare un quadro ancor più preciso della situazione economica delle famiglie italiane. Per fare ciò si è deciso di inserire nel calcolo del reddito familiare anche fonti di reddito fiscalmente esenti. Nello specifico si dovrà tener conto del reddito complessivo ai fini del calcolo dell'Irpef e i redditi che sono soggetti a ritenuta d'imposta oppure a imposta sostitutiva. Verranno inseriti nel calcolo anche i redditi derivanti da prestazioni lavorative dipendenti eseguite all'estero.

Anche per i proventi derivati dalle attività agricole considerati sulla base imponibile ai fini del calcolo Irap, considerandoli al netto dei costi del personale. Saranno inclusi nel calcolo del reddito tutti i redditi provenienti da forme assistenziali e previdenziali, anche per mezzo carte di debito, provenienti da enti pubblici e gli assegni di mantenimento.

All'interno del calcolo Isee ai fini della determinazione del reddito resta saldo il valore patrimoniale di tutti i beni immobili che sono soggetti a tassazione Imu. I beni immobili che saranno presi in considerazione al fine del calcolo saranno sia quelli allocati che quelli non locati. Le famiglie che hanno dei membri residenti all'estero dovranno dichiarare anche il reddito lordo percepito in un altro Paese, valido per tutti coloro che risultano iscritti all'anagrafe degli italiani all'estero.

Ai fini del calcolo alla somma dei redditi seguiranno le detrazioni variano al variare della tipologia di reddito. Per i redditi derivanti da compensi per lavoro dipendente sarà effettua una detrazione del 20% sull'imponibile fino ad un massimo di 3mila euro. Le decurtazioni previste per Pensioni e compensi derivanti da condizioni di previdenza sociale sono effettuate entro un tetto massimo di mille euro.

Saranno detratti interamente i redditi derivanti da prestazione agraria per i soggetti tenuti a dichiarazione IVA. La decurtazione per le spese di fitto viene incrementata per ogni figlio successivo al secondo presente nel nucleo familiari. Altre detrazioni sono previste per il patrimonio immobiliare e per la presenza di disabili all'interno del nucleo familiare. Nel primo caso abbiamo diverse tipologie di detrazioni che variano in base alla composizione del nucleo familiare mentre nel secondo caso le detrazioni varia in base alle caratteristiche del nucleo familiare raggiungono un tetto massimo di 9.500 euro.