Ecco le risposte interpretative che l'Agenzia delle Entrate sta fornendo ai contribuenti, ai Centri di Assistenza ed ai professionisti alle prese con la nuova stagione del 730.

Non è obbligatorio presentare il 730 anche se il fisco lo ha predisposto: La presenza nel proprio cassetto fiscale del 730 precompilato, non necessariamente obbliga il contribuente alla presentazione. Infatti l'Agenzia spiega che qualora il soggetto tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi, abbia anche redditi che non possono essere inseriti nel 730, lo stesso può evitare di presentare il 730 ma è tenuto alla dichiarazione dei redditi tramite modello Unico PF.

Il mutuo, i contributi previdenziali ed assicurativi: Dal 2 marzo questi dati dovrebbero essere già inseriti nel 730 presente nel cassetto fiscale del contribuente. Diciamo dovrebbero perché i dati entro quella data dovevano essere già trasferiti dalle banche, dalle compagnie di assicurazione e dagli Enti previdenziali, ma non tutti sono stati solerti e perciò è sempre consigliabile controllare i dati. Inoltre spesso i dati stessi nei primi 730 aperti non erano corrispondenti alla realtà. Quindi molta attenzione ed occhi bene aperti.

Le spese sanitarie:

Tutte le spese per prestazioni mediche e sanitarie non sono inserite nella precompilata. Infatti l'inserimento a pieno regime delle spese sanitarie è stato previsto per l'anno prossimo, per il 2016.

La somma di tutti gli scontrini, fatture e ricevute deve essere inserita dal contribuente per ottenere il credito spettante ai fini Irpef.

Crediti da vecchie dichiarazioni: I crediti di imposta che il contribuente vanta dalle precedenti dichiarazioni dei redditi, essendo un dato già nelle banche dati dell'Agenzia delle entrate è già inserito nel 730 precompilato.

Contributi versati per colf e badanti: I dati relativi ai contributi versati all'Inps per il lavoro domestico, quindi per colf e badanti è un dato già presente in Anagrafe Tributaria e quindi già inserito nel 730. Anche qui però, dalle prime stime sembra che i dati trasmessi dall'Inps all'Agenzia delle Entrate non siano sempre esatti.

Quindi maggiore controllo in presenza di questi contributi e se necessario modificarli.

Rimborsi oltre i 4.000 euro:

Per contribuenti la cui dichiarazione dei redditi presenta un saldo a credito, cioè una somma da ottenere indietro dal fisco, superiore a 4.000 euro, come per gli anni passati, scatterà automaticamente il controllo della dichiarazione.

730 senza integrazioni del contribuente: I 730 inviati direttamente dal contribuente così come precompilati dall'Agenzia delle Entrate, senza apportare alcuna modifica, saranno ritenuti buoni dall'Agenzia e quindi non verranno sottoposti a controlli, godranno quindi di una specie di immunità.