Era già noto che i contribuenti avrebbero dovuto integrare il 730 precompilato con tutti i dati mancanti. Quello che non si sapeva quando fu lanciato il 730 precompilato, vera rivoluzione del fisco italiano, erano gli evidenti e sistematici errori che sono presenti nel modello così come scaricato dal cassetto fiscale del contribuente. In parole povere, oggi il contribuente che si accinge a presentare il modello direttamente e senza intermediari, oltre che aggiungere le spese mediche ed altri oneri da detrarre, deve provvedere a correggere i dati sbagliati già inseriti nel modello dall'Agenzia delle Entrate.

Errori di non irrilevante gravità come quelli relativi alle detrazioni da lavoro dipendente, ai giorni di lavoro svolti nell'anno 2014 e all'incompleta indicazione di tutti gli immobili posseduti.

Sta di fatto che a fronte degli oltre 300.000 modelli 730 già inviati da contribuenti in maniera autonoma, molti si stanno rivolgendo agli intermediari per correggere errori di cui non si erano accorti. Molti contribuenti che fino all'anno scorso presentavano da soli il 730, per la paura di sbagliare o di non saper correggere errori preinseriti si rivolgono ai Caf o a commercialisti. In pratica preferiscono pagare che rischiare di sbagliare dichiarazione dei redditi ed avere sanzioni e multe. I centri di assistenza e tutti gli intermediari sono stracolmi di lavoro e gravati di maggiori rischi rispetto agli anni passati.

Infatti, il sistema di sanzioni con il quale già in passato i professionisti dovevano fare i conti, quest'anno è stato inasprito e di molto. Infatti errori commessi dai Caf e da altri professionisti, costringerà questi ultimi non solo a pagare multe e sanzioni, ma anche l'eventuale maggiore imposta dovuta dal contribuente per conto del quale presentano dichiarazione.

Ecco perché la maggior parte degli intermediari sembra voler utilizzare il vecchio metodo, quello cartaceo. In pratica si compila la dichiarazione come gli anni scorsi, sul modello prestampato che si trova comunemente su internet o presso i comuni e dopo averlo compilato in tutti i suoi quadri, lo si rapporta al 730 precompilato che si trova on line.

Solo dopo il raffronto e la verifica che non ci siano errori si provvede all'invio. Il costo dell'operazione probabilmente sarà più alto per il contribuente, che quindi pagherà di più il professionista, ma almeno eviterà errori. In conclusione viene da domandarsi se era proprio necessario passare già quest'anno al nuovo modello o se era meglio aspettare che la macchina funzionasse a pieno regime. Domanda legittima se poi, come sembra, tutti utilizzeranno il vecchio metodo per stare tranquilli senza avvalersi del nuovo strumento che avrebbe dovuto semplificare e non peggiorare la dichiarazione dei redditi.