La normativa fiscale vigente consente la detrazione delle spese di affitto dalla dichiarazione dei redditi, cioè gli oneri pagati nell'anno di imposta 2014 dalle famiglie per i canoni di locazione dell'abitazione principale, per l'alloggio di figli universitari, per le famiglie a basso reddito, per i giovani fino a 30 anni che vivono in affitto e per i lavoratori fuori sede. Vediamo i vari casi, gli importi e le varie categorie:

Famiglie a basso reddito:

Per le famiglie che si trovano in condizione di disagio economico e che prendono una casa in affitto per adibirla ad abitazione principale del nucleo familiare è possibile detrarre dall'Irpef la somma di euro 300 se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro.

Per redditi superiori, di norma fino a 30.987,41 euro, la detrazione ammissibile è di 150 euro. Per redditi più alti la detrazione non è concessa. Nel 730 di quest'anno il rigo da compilare è quello E1 con codice 1.



Detrazione per locazione in cedolare secca:

Per i contratti di affitto in cui colui che da la casa in affitto all'inquilino chiede i benefici della riduzione delle aliquote scegliendo la cosiddetta cedolare secca, per l'inquilino le detrazioni sono più alte che per i contratti in regime ordinario. Infatti per le famiglie con reddito fino a 15.493,71 euro, la detrazione spettante sarà di 495,50 mentre per redditi fino a 30.987,41 la detrazione sarà di 247,90. La scelta della cedolare secca va indicata nel modello 730 sempre nel rigo E1 ma con codice 2.

Figli universitari lontani da casa:

Anche le spese di affitto sostenute per il figlio (o i figli), che per questioni di studio universitario sono costretti a prendere casa in fitto lontano dal comune di residenza del nucleo familiare, sono detraibili. Si può detrarre il 19% di un importo massimo di spese sostenute pari ad euro 2.633.

Le condizioni affinchè queste spese risultino ammissibili in detrazione sono molteplici. La casa presa in affitto deve essere nel comune sede della facoltà universitaria del figlio o in un comune vicino. Inoltre deve essere ad una distanza di almeno 100 km dal comune di residenza. Rientrano tra i detraibili, i contratti con case dello studente e cooperative, le erogazioni volontarie ad Società no-profit titolari della casa dove alloggia il figlio ed infine anche i contratti di ospitalità.

Nel 730 vanno indicati in un rigo a scelta da E8 a E14 con il codice 18.

Alloggi di edilizia residenziale e case popolari:

Da quest'anno, ed è quindi la più importante novità, è possibile detrarre anche le spese per l'affitto pagato per le case popolari come quelle dell'ATER. La detrazione spettante è 900 euro per la prima fascia di reddito come riportati in precedenza e 450 euro per la seconda fascia. Il rigo dove riportare le spese è sempre quello E1 ma in questo caso il codice è il 4.