Per il modello Unico PF del 2015, vanno inseriti i terreni che nell'anno solare 2014, il dichiarante o una persona fiscalmente a suo carico, hanno detenuto a titolo di proprietà, enfiteusi (o godimento di diritti reali sulla proprietà altrui) e usufrutto. Vanno dichiarati tutti gli immobili iscritti al catasto e che hanno redditi dominicali ed agrari. Il quadro dove inserire i dati nel nuovo modello Unico PF/2015 è il quadro A. Per un corretto inserimento c'è da tenere conto quindi dei redditi prodotti dai terreni che possono essere i proventi da locazione e affitto, reddito catastale, reddito agrario e reddito dominicale, ognuno di essi soggetti a imposte secondo regole specifiche per ognuno.

I redditi dominicali o agrari di un terreno possono essere ricavati dalle visure catastali. Questo sempre se la produzione agricola è la stessa di quella registrata al catasto, perché in caso contrario bisogna vedere la voce variazione della coltura dei terreni riportata in appendice. Infatti non tutte le colture hanno una qualifica catastale, come per esempio le colture in serra. In questo caso e per altri casi simili la tariffa applicabile è di norma la più alta.



Con la nascita dell'IMU per i terreni agricoli poi il principio di alternanza tra la tassa Municipale Unica e l'Irpef ha cambiato anche il modo di tassare i terreni nel modello Unico. Infatti per tutti i contribuenti che hanno già pagato l'IMU sui terreni, l'Irpef è sempre dovuta, ma solo sul reddito agrario e non più anche su quello dominicale.

Per i terreni esenti da IMU invece, l'Irpef sarà dovuta oltre che sul reddito agrario anche su quello dominicale. Un esempio spiegherà meglio la differenza: un contribuente con reddito di pensione di 10.000 euro annui ha un terreno con reddito dominicale 100 euro e reddito agrario 90. Se il terreno è esente da IMU (situato in un comune montano per esempio), il reddito imponibile sui cui calcolare l'Irpef sarà 10.190 euro, cioè reddito di pensione più reddito dominicale ed agrario dei terreni.

L'imposta da versare sarà 2.344 euro, cioè il 23%. Se invece su quel terreno si fosse già pagata l'IMU (non essendo situato in un paese montano) la base imponibile sarebbe 10.090, cioè reddito di pensione più reddito agrario del terreno e l'imposta da versare sarebbe 2.321 euro.