Il modello 730 precompilato continua ad essere al centro dell'attenzione nel panorama fiscale italiano come è giusto che sia, in questo periodo dedicato alla compilazione della dichiarazione dei redditi da parte dei contribuenti; quello che non è normale è il fatto che se ne parli continuamente non per i vantaggi che doveva portare nel rapporto tra contribuente e fisco, ma per gli innumerevoli errori che ne stanno caratterizzando questo primo anno di sperimentazione.


E' di queste ore la dichiarazione rilasciata dal presidente della consulta dei Caf, Valeriano Canepari, nella quale afferma che circa 300.000 modelli 730 precompilati dovranno essere rifatti a causa di errori presenti nelle certificazioni uniche 2015 (C.U.) inviate all'agenzia delle entrate da parte dei sostituti d'imposta. Si tratta in particolare, spiega Canepari, nella maggior parte dei casi, di certificazioni rilasciate dall'Inps a soggetti percettori di indennità di disoccupazione, cig o mobilità per importi inferiori a 8.000 euro. Nelle C.U. sono saltati, per un errore procedurale del sistema, i giorni relativi alle detrazioni per lavoro dipendente a cui si riferivano gli importi erogati.

Il presidente della consulta dei Caf tranquillizza, comunque, i contribuenti che si sono già rivolti ai centri di assistenza fiscale, assicurando che saranno tutti contattati e informati delle correzioni apportate; per quanto riguarda chi, invece, ha scaricato il proprio modello 730 precompilato 2015 direttamente dal sito dell'agenzia delle entrate, sarà molto probabilmente la stessa a.d.e ad informare i soggetti interessati dagli errori. Fortunatamente sembra, secondo quanto dichiarato da Canepari, che sui trecentomila contribuenti destinatari dei modelli 730 precompilati che presentano gli errori nella certificazione unica, circa 260.000 si sono rivolti ai Caf e solo i restanti 40.000 hanno optato per "il fai da te".

Per il resto, conclude Canepari, "l'operazione" 730 precompilato procede senza particolari problemi; finora presso i centri di assistenza fiscale si sarebbero rivolti circa 11 milioni di contribuenti contro i circa 500 mila che hanno scelto il canale diretto dell'agenzia delle entrate; "la sperimentazione sta andando bene e a partire dalla metà di giugno si cominceranno ad inviare i modelli 730 all'agenzia".