16 giorni in più concessi ai CAF per la presentazione del modello 730 dell'anno 2015. La conferma è arrivata il primo luglio con un Decreto del Presidente del Consiglio. Lo slittamento della scadenza che era fissata per il 7 luglio, ha così accontentato i CAF. Infatti la richiesta di differimento della scadenza era stata sollecitata proprio dai Centri di Assistenza Fiscale, che temevano di non fare in tempo a completare le operazioni relative al 730.

Cosa dice il Decreto

L'atto con cui Matteo Renzi ha posticipato la scadenza del 730 ha stabilito che il rinvio della scadenza al 23 luglio è concesso a tutti i CAF, purché abbiano già provveduto entro il 7 luglio all'elaborazione di almeno l'80% delle dichiarazioni dei redditi e quindi del 730 in carico all'Agenzia delle Entrate.

Questo paletto inserito nel Decreto servirà per ridurre il numero di contribuenti, che a causa della consegna ritardata vedranno slittare i tempi di erogazione dei rimborsi o dei pagamenti delle imposte. E' praticamente certo infatti, che per un 730 consegnato all'Agenzia delle Entrate dopo la scadenza originaria del 7 luglio, l'eventuale rimborso spettante non potrà essere erogato con la busta paga del mese di luglio come sempre.

Perché i CAF hanno chiesto il rinvio?

Mai come quest'anno il rinvio chiesto dai CAF era oggettivamente necessario. La riforma del fisco che ha creato la novità del 730 precompilato, ha creato molti grattacapi oltre che ai contribuenti anche ai Centri di raccolta ed elaborazione.

Il 730 presente nei cassetti fiscali dei contribuenti infatti presentava numerosi errori ed omissioni di dati. Molti di questi errori sono venuti alla luce addirittura dopo che molti contribuenti avevano già provveduto all'invio autonomo delle dichiarazioni. La successiva corsa alla correzione ed il fatto che per non sbagliare più, molti di questi contribuenti si sono rivolti ai CAF, ha di fatto aumentato il lavoro dei centri di raccolta.

Ecco perché la proroga si è resa necessaria e di conseguenza concessa.

Niente proroga per il 770

La scadenza del modello 770 invece non è stata posticipata. Fissata come era il 31 luglio, la scadenza è rimasta la stessa, almeno per il momento. Infatti in una nota, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha fatto sapere che ad oggi non si ravvisano i motivi formali e tecnici per rinviare la scadenza del modello 770 sia che si tratti di quello ordinario che di quello semplificato.