Le tasse sugli immobili in questi ultimi anni sono lievitate a dismisura e, in periodi di crisi, non tutti hanno la possibilità di affrontare una simile spesa. Questo, il motivo di fondo che ha portato sia all'ampliamento degli orizzonti del Ravvedimento Operoso, che dal prossimo anno potrà essere utilizzato anche per Imu, Tasi e Bollo auto, e alla più inusuale iniziativa portata a termine a Invorio, un piccolo comune in provincia di Novara.

Pagare Imu e Tasi lavorando per il Comune

Piccolo centro urbano abitato da circa quattromila abitanti, Invorio è attualmente sulla bocca di tutti vista la decisione "inusuale" presa dal Sindaco Piola, che permetterebbe ai propri cittadini di lavorare per il Comune in modo da saldare il proprio debito Imu o Tasi, con la manodopera piuttosto che in denaro.

L'iniziativa, che salvaguarderebbe contemporaneamente il decoro della piccola cittadina e le tasche dei suoi abitanti, è entrata in vigore principalmente per salvaguardare chi, in evidente difficoltà economica, non disporrebbe della liquidità necessaria per saldare l'importo dovuto, ma chiunque sarebbe libero di scegliere tale soluzione.

I lavori affidati ai cittadini, che deciderebbero di convertire "l'importo dovuto" in ore di lavoro, riguarderebbero mansioni come il giardinaggio, la raccolta dei rifiuti e tanti altri "lavoretti pratici" di cui quotidianamente un Comune può avere bisogno.

Stando a quanto riportato dai quotidiani locali, il primo cittadino ad aver aderito all'iniziativa sarebbe un sessantenne che, a causa di una situazione economica e familiare disagiata, si sarebbe ritrovato nella condizione comunemente conosciuta come morosità incolpevole. L'uomo inizierà a breve a pulire le strade cittadine, contando su una paga oraria di 7,5 euro, destinata ad annullare il suo debito.

Il baratto amministrativo, cos'è e da dove nasce l'idea

Ma quella adottata dal comune di Invorio non sarebbe un'invenzione della piccola cittadina, bensì una "scappatoia" prevista dall'articolo 24 della legge 164 del 2014, comunemente nota come Legge Sblocca Italia, e prenderebbe il nome di baratto amministrativo.

Stando a quanto dichiarato dal sindaco del piccolo Comune, Dario Piola, la parte più complicata del rendere applicabile il baratto amministrativo sarebbe stata l'interpretazione e la trascrizione in regolamento, di un articolo di per se abbastanza vago. Ma dopo due mesi di lavoro da parte della giunta comunale è stato possibile applicare tale opportunità fissata dalla legge, cosa che ha destato la curiosità di molti altri sindaci intenzionati ad adottarla a loro volta.