Con l’introduzione del pagamento del canone Rai nella bolletta elettrica, si pagheranno anche gli arretrati delle annualità non versate? Sull’argomento si sono scritti fiumi d’inchiostro, ma evidentemente non sono bastati per sciogliere tutti i dubbi su chi deve pagare, su come si pagherà e, soprattutto, come paventato da alcune testate giornalistiche, se sulle bollette verranno addebitati anche i canoni eventualmente non pagati il negli anni precedenti.

Arretrati canone Rai: non cambia niente

Secondo le voci più allarmistiche, gli utenti si sarebbero ritrovati in bolletta, quintuplicati per effetto delle sanzioni, anche 10 anni di arretrati (non di più in quanto dopo dieci anni il mancato pagamento va in prescrizione) in virtù del fatto che, col pagamento del canone Rai in bolletta, sarebbero venuti alla luce anche gli evasori.

A sciogliere ogni dubbio ci ha pensato l’ufficio stampa della Rai con una nota inviata al quotidiano Il Giornale, uno dei primi a lanciare l’allarme sugli arretrati. ‘Le norme che sanzionano l'evasione del canone’, si legge nel comunicato‘, non sono state modificate dalla legge di Stabilità’. Si precisa, quindi, che la nuova modalità di riscossione del canone attraverso la bolletta elettrica riguarda gli importi dovuti a partire dall’anno 2016 e non gli eventuali arretrati.

Gli arretrati di chi non ha pagato

Chiarito che gli arretrati non potranno essere inseriti nella bolletta elettrica, occorre precisare che questo, comunque, non rappresenta un condono ‘di fatto’ per chi ha evaso il canone Rai fino al 2015; i contribuenti saranno soggetti alle modalità di controllo fino ad ora vigenti che prevedono, una volta accertata l’evasione, una sanzione pari a cinque volte il dovuto e, nel caso in cui questa non venga pagata, l’affidamento della riscossione a Equitalia.

Sicuramente, la nuova modalità di riscossione del canone potrà fornire indicazioni all’Agenzia delle Entrate per gli accertamenti del caso ma, come sottolineato anche dal sottosegretario Giacomelli nel corso della discussione della legge di Stabilità, la presunzione del possesso del televisore partirà soltanto dal 2016: per gli anni passati non sarà possibile, quindi, presumere che un contribuente abbia posseduto o detenuto un apparecchio televisivo, ameno che non abbia sottoscritto, in quegli anni, un abbonamento ad una Pay Tv.