Dopo la truffa delle false email dove si chiedeva di inviare i propri dati personali per l'ottenimento di un sedicente rimborso; dopo le false telefonate da parte di sedicenti dipendenti dell'Agenzia delle Entrate che invitavano i contribuenti a sottoscrivere abbonamenti a riviste e pubblicazioni, adesso arriva la truffa delle false lettere di chiarimenti.Ma procediamo con ordine nell'esposizione dei fatti.

La lettera con logo ed intestazione falsi

La faccenda si è consumata ai danni di alcuni cittadini laziali i quali, nei giorni scorsi, hanno ricevuto una lettera del fisco personalmente a loro indirizzata con tanto di logo ed intestazione dell'Agenzia delle Entrate.

All'interno di questa lettera veniva richiesto di regolarizzare la propria posizione contributiva attraverso il pagamento di una somma di danaro. La falsa lettera di chiarimento specificava che erano stati fatti dei controlli automatici sulla passata dichiarazione dei redditi e sul redditometro. La lettera si concludeva con l'invito a tacitare la vertenza con il fisco attraverso il pagamento della somma di oltre 4mila euro.

La richiesta di pagamento

Le modalità di pagamento che la falsa lettera di chiarimento richiedeva per l'estinzione del debito nei confronti del fisco, erano quelle del conto corrente postale o del bonifico bancario.Immediatamente alcuni contribuenti, sospettando l'ipotesi di raggiro, si sono recati presso gli sportelli laziali dell'Agenzia delle Entrate per verificare la loro posizione nei confronti del fisco.

Proprio lì, gli ignari contribuenti scoprono che erano stati oggetto di artefici e raggiri finalizzati a spillare loro delle somme di danaro in nome del pagamento di tasse inesistenti.

Cosa fare se ricevi questa falsa lettera di chiarimento

Anche questa volta l'Agenzia delle Entrate, al pari delle altre, ha provveduto a diramare un proprio comunicato stampa attraverso il quale invita i contribuenti italiani, in caso di ricezione di tali false lettere di chiarimento, di portarsi presso i propri uffici e denunciare il tutto all'autorità giudiziaria.