La saga del canone Rai in bolletta si o in bolletta no, dopo lo scandalo degli stipendi d'oro della Rai, sembra arrivata alla fine, forse. Da una parte il ricorso promosso dalle associazioni di consumatori, tra cui Codacons ed Altroconsumo, è stato respinto, dall'altra l'Agenzia delle Entrate, in pieno agosto comunque, ha pubblicato il provvedimento 125604/16 che stabilisce finalmente come chiedere il rimborso per l'addebito non dovuto. Vediamo di fare un po' di chiarezza.

L'addebito del canone in bolletta non viola la Costituzione

Ci avevano provato le associazioni dei consumatori.

Codacons, Altroconsumo, Federconsumatori tra gli altri avevano nei mesi scorsi presentato ricorso al Tribunale Amministrativo per contestare l'inserimento in una bolletta di una tassa, definendo tale meccanismo anticostituzionale. Il Tar ha negato l'illegalità della procedura, con buona pace di tutti coloro che debbono arrendersi così all'evidenza di una tassa direttamente nella bolletta della luce. Federconsumatori tra gli altri aveva anche pubblicato delle linee guida per chi deve comunque pagare la tassa ma solo dopo aver verificato se l'importo inserito in bolletta è corretto.

L'Agenzia delle Entrate pubblica il modulo per il rimborso di chi ha pagato ma non doveva

Altro discorso vale per chi il canone non deve pagarlo.

Numerose sono infatti le persone esentate dal balzello. Tra queste, per la solita paura tutta italiana di vedersi arrivare una cartella esattoriale anche per quanto non si deve pagare, ci saranno stati migliaia di contribuenti che hanno anticipato la tassa anche se non dovevano pagarla e addirittura avevano presentato istanza di esonero nei tempi.

Si chiama "presentazione dell'istanza di rimborso del canone per uso privato", e vale ovviamente solo per coloro che hanno pagato e non dovevano farlo. Il modulo, stabilito dal provvedimento 125604/16, si può scaricare dal sito dell'Agenzia delle Entrate. L'istanza può essere presentata sin da oggi, allegando un documento di identità e spedendo il tutto a "Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino, Ufficio di Torino 1, S.A.T.

– Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino". Se invece si vuole farlo tramite procedura telematica si dovrà attendere il 15 settembre.

Una buona notizia anche per coloro che sono esenti ma hanno sbagliato modulo

Altra polemica era sorta a tutela di chi non deve pagare il canone, soprattutto perché non detiene un apparecchio tv, ma ha presentato una autocertificazione diversa da quella presente sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Il Tar, accogliendo la critica che questo vada a danno dei consumatori, fa sapere che la stessa Agenzia sta accettando tutte le richieste di non detenzione anche se presentate su modulo diverso sempre che rispecchi i requisiti, e cioè che indichi il nominativo, l'indirizzo, il non possesso.

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