Nonostante i lavoratori liberi professionisti continuino a lamentare, da anni, un'eccessiva presa fiscale sui loro introiti, le nuove disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 non sembrano, ancora una volta, andare incontro alle loro esigenze. Una delle prima novità è sicuramente quella dello Spesometro analitico trimestrale che prevede l'invio, in forma telematica, di tutti i dati - riguardanti le fatture emesse e ricevute - entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre. I dati da inviare telematicamente sono:

  • credenziali dei soggetti coinvolti nelle operazioni;
  • tipologia delle operazioni;
  • data e numero di fattura;
  • base imponibile;
  • aliquota;
  • imposta.

Per quanto riguarda, invece, l'obbligo di conservazione, esso viene considerato soddisfatto per i contribuenti che operano tramite fattura elettronica.

Scadenza trimestrale, inoltre, avranno anche le liquidazioni periodiche IVA. I tempi, infatti, sono gli stessi specificati per lo Spesometro, mentre i dati contabili da trasmettere sono tutti quelli riepilogativi delle liquidazioni periodiche di imposta. Adempimento questo che viene meno per i soggetti che sono stati già esonerati dalla dichiarazione annuale IVA e dall'effettuazione delle liquidazioni periodiche. L'esonero della comunicazione, ovviamente, non potrà più essere fatto valere qualora vengano meno le stesse condizioni che invece lo riconoscono.

Ma quale sarà il ruolo dell'Agenzia delle Entrate?

Essa confronterà i dati delle fatture emesse e ricevute con quelli relativi alle liquidazioni e, qualora questi ultimi siano discordanti con i primi, la discrepanza verrà segnalata al contribuente (così come previsto da provvedimento dell'Agenzia delle Entrate).

A questo punto due sono le strade percorribili dal contribuente:

  • fornire i chiarimenti dovuti e segnalare eventuali dati e/o situazioni che non sono state erroneamente considerate e che fanno venire meno l'incongruenza segnalata dall'agenzia;
  • versare quanto dovuto avvalendosi del ravvedimento operoso.

Un altro passaggio importante di cui tenere contro, inoltre, è quello del doppio credito di imposta riconosciuto ai titolari di partita IVA, pari a:

  • 100 euro finalizzati all'adeguamento tecnologico necessario per le comunicazioni telematiche trimestrali e riconosciuto a chi ha un fatturato fino a 50.000 euro;
  • e 50 euro, i quali potranno essere utilizzati una sola volta nel 2017 dai contribuenti che sceglieranno di adottare la fatturazione elettronica (che, si ricorda, per i privati, resta ancora facoltativa).