Novità in arrivo per gli automobilisti per quanto riguarda il pagamento del bollo auto e la revisione periodica dell’automezzo che potrebbero diventare, a partire dal 2018, strettamente collegati tra loro. E’ quanto prevede un emendamento alla Legge di Stabilità a firma del Partito Democratico che prende di mira gli evasori della tassa più odiata dagli italiani dopo il canone Rai: il bollo auto, appunto. La proposta prevede, infatti, che l’automobile non potrà essere sottoposta a revisione nel caso non si risulti in regola con il pagamento di tutte le annualità del bollo, con conseguente impossibilità di circolare.

Bollo auto e revisione: le possibili novità a partire dal 2018

Nel caso in cui l’emendamento alla legge di Stabilità 2017 presentato dal Pd dovesse essere approvato, si prospettato tempi duri per gli evasori del bollo auto che dovranno dimostrare di essere in regola con tutti i pagamenti dovuti a partire dall’acquisto dell’autoveicolo per poter sottoporre l’auto alla revisione periodica obbligatoria. Come è noto, infatti, un’automobile che non sia stata sottoposta alla revisione obbligatoria da parte di un’officina autorizzata, secondo l’articolo 80 del codice della strada, non può circolare fino ad avvenuta revisione. Ne consegue che non si potrà circolare neanche in caso di mancato pagamento del bollo.

Le officine come esattori del Fisco?

Il controllo della regolarità dei pagamenti dovrà essere a carico, secondo questa proposta, delle stesse officine autorizzate dalla Motorizzazione Civile ad effettuare le pratiche di revisione, trasformando in pratica le officine in esattori del Fisco.

E’ proprio questa una delle maggiori difficoltà che, presumibilmente, incontrerà l’emendamento PD sulla strada della sua approvazione dal momento che, sicuramente, le officine si troverebbero a svolgere una attività propria della Agenzia delle Entrate.

Al momento, non è ancora chiare che le officine, in caso di irregolarità nei pagamenti del bollo auto, dovranno limitarsi a non effettuare la revisione, o saranno tenute a segnalare i casi riscontrati all’Agenzia. Quello che è certo è che, dopo il canone Rai, anche per i furbetti del bollo auto il cerchio anti evasione si stringe.