Il prossimo 16 dicembre scade il termine per il pagamento dell'Imu e della Tasi, le imposte sugli immobili. Dal 2016 sono stati esclusi dal pagamento della Tassa sui servizi indivisibili i possessori di abitazioni principali. Sono state inoltre confermate per quest'anno le agevolazioni riguardanti l'Imu ridotta per chi concede in affitto un immobile a canone concordato e per chi cede in comodato d'uso a genitori o figli. Infine buone notizie per gli agricoltori e imprenditori agricoli proprietari di un terreno, che non dovranno pagare l'Imposta municipale unica.

Quest'anno, quindi, salvo rare eccezioni, l'importo da versare sarà uguale a quello versato in acconto a giugno.

Cgia Mestre: da esenzioni Tasi e Imu risparmio per 4,3 miliardi di euro

Saranno 25 milioni i proprietari di immobili chiamati al pagamento del saldo delle Tasse sugli immobili, secondo i dati della Uil, che dovrebbero garantire un'entrata nelle casse dello Stato di circa 10,1 miliardi di euro, a fronte di un totale di 20,2 miliardi. L'imposta media sulla seconda abitazione si aggira intorno ai 1070 euro, che raggiungono i 2000 nelle grandi città. Grazie alla legge di Stabilità 2016, la Cgia di Mestre ha calcolato un risparmio di circa 4,3 miliardi di euro per i proprietari di abitazioni, gran parte dei quali, 3,5 miliardi, dalla cancellazione della Tasi sulla prima casa.

Tasse: da Tasi e Imu stangata per albergatori e proprietari grandi magazzini

Sempre stando a quanto calcolato dalla Cgia di Mestre, dagli imprenditori perverranno nelle casse erariali circa 5 miliardi di euro.

Le tasse, in media, andranno a pesare di più sugli albergatori, 6000 euro ad immobile e sui proprietari di grandi magazzini, oltre 4000 euro. A tal proposito si è espresso Paolo Zabeo, coordinatore della Cgia, definendo spaventoso l'incremento dal 2011 ad oggi della tassazione sugli immobili destinati ad uso commerciale e produttivo.

Zabeo fa inoltre notare come il capannone sia strumentale all'attività svolta dall'imprenditore e non dovrebbe perciò essere tassata come una forma di ricchezza, anche perché in questo modo, sempre secondo il coordinatore della Cgia, si danneggia l'economia reale del Paese e quindi l'occupazione. Il 16 dicembre è quindi una data da tenere bene a mente per gli imprenditori e per i proprietari di immobili che saranno chiamati al pagamento di queste tasse.