Scade il 31 gennaio, per gran parte degli automobilisti, il termine per il pagamento del bollo auto 2017. Si tratta di una delle tasse più odiate dagli italiani che è dovuta da tutti i proprietari di automobili e motocicli anche non circolanti in quanto, appunto, si tratta di una tassa di possesso, per la quale sono previste sanzioni per i ritardatari.

Riepiloghiamo quali sono i diversi modi per pagare il bollo auto, come calcolare la tassa e come accedere alle sanzioni ridotte per chi paga in ritardo

Come pagare il bollo auto 2017

L’importo del bollo auto viene calcolato in base alla potenza della vettura, espressa i Kw e riportata sul libretto di circolazione.

Nel caso in cui il valore la potenza sia espressa da un numero con decimali, il valore dopo la virgola non viene preso in considerazione. Per le vetture superiori a 185 Kw bisogna aggiungere un superbollo di 20 euro per ogni Kw per i primi 5 anni di vita dell’auto, che vengono ridotti del 40, del 70 e dell'85% rispettivamente dopo 5,10 e 15 anni dall’immatricolazione del veicolo.

La tassa può essere pagata presso gli sportelli di alcune banche, attraverso l’internet banking, presso i tabaccai del circuito Lottomatica e presso gli uffici postali. Il pagamento può inoltre essere effettuato presso alcune agenzie di pratiche auto e direttamente agli sportelli delle delegazioni Aci o attraverso il servizio Bollonet disponibile sul sito dell’Automobile Club.

In quest’ultimo caso, si dovrà pagare un costo aggiuntivo di 1,87 che in un primo momento era stato dichiarato illegittimo dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato; il provvedimento è stato successivamente sospeso dal Tar del Lazio.

Le sanzioni ridotte per chi paga in ritardo il bollo auto

Chi omette di pagare il bollo auto 2017 entro la scadenza del 31 gennaio, potrà comunque farlo in seguito ricorrendo allo strumento del ‘ravvedimento operoso’ previsto dall’Agenzia delle Entrate che permette il pagamento con ritardo di brevi periodi e con l’applicazione di una riduzione sulle sanzioni normalmente previste:

  • entro 30 giorni dalla scadenza, applicazione di una sanzione del 2,5% della tassa più gli interessi di mora giornalieri calcolati al tasso del 3%;
  • dopo 30 giorni, ma entro 12 mesi, la sanzione è del 3%, oltre gli interessi di mora giornalieri del 3%;
  • dopo 12 mesi, la sanzione applicata è del 30% alla quale si sommano gli interessi di mora del 2.5% calcolati su base semestrale.

Ovviamente, per poter usufruire delle sanzioni ridotte per chi paga in ritardo, è necessario che non sia stato ancora notificato un avviso di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.