Continua la stretta morsa delle Tasse e degli aumenti per le utenze che, come un appuntamento fisso, ritornano ad ogni anno nuovo. Il 2017 porterà alti e bassi per famiglie italiane. Tra le novità per il 2017 c'è da evidenziare la riduzione dell'importo per il pagamento del Canone Rai in bolletta che, dal precedente importo di 100 euro per l'anno 2016, sarà di 90 euro per l'anno in corso. Mentre per quello che riguarda il pagamento del bollo auto, non ci saranno modifiche inerenti agli importi, bensì l'applicazione da parte di alcune regioni, della norma inerente al sequestro dei veicoli per i soggetti che non hanno pagato la tassa per più di tre anni.

Utenze in aumento per il 2017

Oltre all'impegno previsto per il pagamento delle tasse, le famiglie dovranno far fronte all'ennesimo aumento previsto per l'anno 2017, e che colpirà utenze domestiche quali luce e gas, oltre all'ennesimo aumento delle tariffe inerenti ad assicurazione auto e moto, pedaggi autostradali e carburanti. A denunciare l'ennesimo aumento di inizio anno è il Codacons, l'associazione consumatori infatti, ha stimato un aggravio di circa 1000 euro all'anno per ogni famiglia.

La legge applicata sul mancato pagamento del bollo auto

Una modifica che il realtà è solo l'applicazione di una normativa già esistente ma finora mai applicata, è quella che riguarda il sequestro dei veicoli e la successiva cancellazione al PRA, a carico di quei soggetti che non hanno ottemperato al pagamento del bollo auto per più di tre anni.

Attualmente però sono poche le regioni in cui la normativa viene applicata e ad oggi, risultano ben 420.000 veicoli già sequestrati. Sembrerebbe però che ci sia un valido motivo alla mancata applicazione della norma in questione da parte delle restanti regioni italiane, poiché a dire degli esperti del settore, il ricorso al provvedimento sarebbe di facile accoglimento a causa della mancanza dello specifico decreto ministeriale, oltre ad andare in contrasto con la normativa inerente alla prescrizione del bollo auto che, per la maggior parte delle regioni ha come termine previsto tre anni.