La nuova sanatoria dei debiti con il Fisco, quella prevista dal Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio, non ha pace. Una serie infinita di correzioni, chiarimenti e comunicazioni da parte di Equitalia o dell’Agenzia delle Entrate interpellati da cittadini e professionisti su una sanatoria molto particolare. Adesso è la volta del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Una risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle, ha avuto approvazione l’8 marzo in Commissione Finanze alla Camera. A darne notizia il Viceministro del MEF, Luigi Casero che ha preso impegno formale durante la trattazione della risoluzione.

20 giorni in più?

La rottamazione delle cartelle, stando ai dati statistici forniti costantemente, si sta rivelando un successo. Pare che fino al 7 marzo, erano già 400mila le istanze inviate dai debitori col Fisco. Le adesioni sono moltissime e si conta di proseguire il trend fino alla scadenza. La possibilità di pagare i propri debiti relativi a ruoli con Equitalia, multe del Codice della Strada ed ingiunzioni di pagamento, in misura ridotta, sembra che abbia già riscosso un notevole appeal sui cittadini. In pratica, i cittadini possono chiedere ad Equitalia di ricalcolare quanto dovuto, senza l’aggiunta di interessi di mora e sanzioni già caricate sui debiti. Uno sconto di oltre il 30% rispetto a quanto effettivamente dovuto e la possibilità di definire tutto in 5 rate, anche se piuttosto corte nel tempo (l’ultima per settembre 2018).

La scadenza prevista per le adesioni era stata fissata al 31 marzo 2017, ma il Viceministro Casero ha confermato come sarà spostata, quasi sicuramente al 21 aprile. Si tratta di ulteriori 20 giorni di tempo per oi contribuenti che stanno valutando la convenienza o meno a presentare istanza attraverso il modello DA1 scaricabile ed utilizzabile dal sito di Equitalia.

Perché un ulteriore rinvio

Solo pochi giorni fa i CAF, cioè i Centri di Assistenza Fiscale avevano raggiunto convenzione con il Governo per elaborare ed aiutare i propri clienti, ad aderire alla rottamazione dei ruoli. Proprio la richiesta dei CAF, insieme alla gran mole di domande che continuano ad arrivare, sarà stata la causa che ha portato, o che porterà il Governo a decidere per la proroga.

Sarà l’imminente Decreto Terremoto, l’atto ufficiale nel quale sarà inserita la nuova scadenza delle domande. Dando per scontato il parere favorevole del Governo, il Viceministro Casero ha confermato anche che si proverà a rettificare un altro tasto dolente del provvedimento uscito dal Decreto Fiscale di fine 2016. Si tratta del rilascio del DURC, che secondo il rappresentante del Ministero, in caso di accertata adesione alla sanatoria, sarà rilasciato immediatamente. In pratica, viene meno quell’antipatico vincolo che prevedeva inizialmente che, per il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva che serve a molte aziende per lavorare, si sarebbe aspettato il pagamento della prima rata della sanatoria.