La stagione fiscale per la compilazione del modello 730/2017 è ormai alle porte e i contribuenti italiani sono alle prese con la verifica delle possibili detrazioni spettanti.

La circolare dell'agenzia delle entrate e della consulta dei Caf

E' stata pubblicata, infatti, giorno 4 aprile 2017, una circolare dell'agenzia delle entrate che fa il punto su tutti i possibili risparmi d'imposta che spettano ai contribuenti in base alle spese detraibili o deducibili sostenute; la circolare è stata redatta in collaborazione con la consulta dei Caf e riporta dettagliatamente tutta la documentazione che bisogna esibire per poter godere delle agevolazioni fiscali.

Tra gli oneri detraibili, che sono riportati nella circolare, in questo articolo ci occuperemo delle spese d'istruzione che sarà possibile detrarre nel prossimo modello 730; su questo punto c'è stata una particolare enfasi nell'evidenziare che tra gli oneri sostenuti, per i quali si ha diritto al 19% di detrazione fiscale, rientrano anche le spese per le gite scolastiche e per la frequenza di corsi (inglese, recitazione, etc.).

Detrazione per spese d'istruzione scolastica

Già nella dichiarazione dei redditi dell'anno scorso, alle tradizionali spese d'istruzione scolastiche che consentivano il risparmio del 19%, (tasse di iscrizione e frequenza), si era aggiunta la possibilità di cumulare anche quanto pagato per le mense scolastiche.

La novità del 730/2017 è che, per l'appunto, trovano spazio anche le spese sostenute per le gite e i corsi deliberati dai consigli d'istituto. Per usufruire di quest'ultime detrazioni viene chiarito che non è necessario esibire la delibera della scuola nel caso il documento di spesa sia intestato all'istituto scolastico, mentre è necessaria nel caso in cui il pagamento venga effettuato nei confronti di soggetti terzi (es.

agenzie di viaggio).

Quanto si può detrarre nel 730/2017

Andiamo a vedere qual è il vero nocciolo della questione, ovvero per quale motivo tutta l'enfasi che si è creata intorno al provvedimento non ha, alla fine dei conti, un grande impatto sulle tasche dei contribuenti:

La detrazione fiscale del 19% si calcola infatti su un importo di spesa complessivo sostenuto nell'anno 2016 di euro 564,00 per un risparmio fiscale di appena 107,00 euro totali.

Capite bene, quindi, che si tratta di ben poca cosa poiché il tetto di spesa, nel caso si sostengano già i costi della mensa scolastica, viene totalmente assorbito da quest'ultimi e dalle tasse di iscrizione e frequenza.

Per l'appunto, grande enfasi per un risparmio esiguo o addirittura nullo.