Nel DEF, il Documento di Economia e Finanza, cioè la manovra correttiva che è stata approvata dal Consiglio dei Ministri l’11 aprile 2017, è stata inserita la rottamazione delle liti fiscali. Dopo la sanatoria delle cartelle di Equitalia e di altri concessionari per la riscossione, le cui domande scadranno domani 21 aprile, arriva l’ennesima sanatoria rivolta a soggetti con debiti e liti pendenti di carattere tributario. La notizia è ufficiale ed è stata confermata dal Governo con il comunicato stampa immediatamente successivo al via libera del DEF da parte del Consiglio dei Ministri.

Adesso l’atto sarà valutato e votato dalle Camere per la sua approvazione definitiva.

Di cosa si tratta?

Dopo la rottamazione dei ruoli Equitalia e delle ingiunzioni e dopo la nuova voluntary disclosure, il Governo continua nella ricerca di recuperare i tributi evasi o in qualche modo contesi ai contribuenti. La tattica è sempre la stessa prevista per la rottamazione delle cartelle esattoriali, cioè concedere un lauto sconto per coloro che vogliono risolvere le liti pagando un po’ di meno. Anche per la rottamazione delle liti pendenti, lo sconto è relativo a sanzioni ed interessi di mora, riducendo il dovuto al tributo conteso ed agli eventuali interessi di ritardata iscrizione a ruolo. Anche in questo caso, potranno essere rottamate le liti pendenti a tutto il 2016, quelle per le quali si sono aperti contenziosi davanti le Commissioni Tributarie o la Corte di Cassazione e per le quali si aspetta ancora l’esito.

Naturalmente, aderendo si rinuncerà ad andare avanti con le azioni, bloccando le sentenze ancora da emanare. Tutto questo nell’interesse del Governo, di recuperare quanto più possibile da atti che sarebbero andati avanti ancora per anni e nell’interesse del contribuente che oltre allo sconto, non correrebbe il rischio di sentenze sfavorevoli, con l’aggiunta degli inevitabili costi accessori.

In pratica, potranno essere rottamati tutti i contenziosi avviati contro il Fisco (Agenzia delle Entrate).

Scadenze ed altre informazioni utili

Come per le cartelle Equitalia, anche per la sanatoria delle liti, verrà concesso un pagamento dilazionato. In questo caso, le rate offerte saranno solo 3 e solo se il debito risulti essere superiore a 2.000 euro.

Le scadenze delle rate previste saranno il 30 settembre 2017, il 30 novembre 2017 ed il 30 giugno 2018. Nelle prime due rate, il contribuente dovrà pagare l’80% del debito mentre il restante 20% finirà nell’ultima rata di giugno 2018. Sulla scadenza della prima rata di settembre i dubbi riguardano la sua concomitanza con le richieste di adesione. Infatti sembra che, non appena il DEF sarà approvato in Parlamento, le domande di adesione alla nuova sanatoria scadranno proprio il 30 settembre, lo stesso giorno della scadenza della prima rata di pagamento. I numeri che accompagnano la misura sono importanti e sembrano ipotizzare una larga adesione da parte dei contribuenti, proprio come sta succedendo con la sanatoria Equitalia.

Infatti, il 50% delle cause civili riguarda proprio i contenziosi tributari che finiranno nel calderone di questa specie di piccolo condono. Si tratta di una misura che potrebbe interessare 470 cause pendenti, perché a tanto ammontano le liti relative a problemi tributari e che spesso, ingessano il lavoro delle CTP e della Cassazione, che attendono una riforma del sistema giudiziario tributario che tarda ad essere approntata.