Lunedì prossimo, 22 maggio, è previsto l'inizio delle votazioni sugli emendamenti al decreto della manovra bis. La Commissione Bilancio inizierà a valutare se correggere il testo alla luce delle proposte correttive arrivate dai Gruppi Parlamentari. Si conta di chiudere la partita nello stretto giro della settimana prossima, per far arrivare il provvedimento in aula per il 29 maggio. Dal quotidiano economico-finanziario, 'Il Sole24Ore' escono indiscrezioni su cosa potrebbe essere inserito nel decreto, cioè su quali emendamenti sembrano andare a buon fine e quali invece no.

Una proposta molto importante era quella di riaprire i termini per la presentazione delle domande di adesione alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Ecco il punto della situazione e cosa potrebbe succedere in settimana.

Niente sanatoria bis

Il 21 aprile è scaduto il termine per la presentazione delle istanze per la sanatoria Equitalia. Moltissimi contribuenti che avevano debiti e cartelle insolute con Equitalia, oppure multe del Codice della Strada, o ancora ingiunzioni di pagamento da parte degli Enti Locali, hanno aderito alla sanatoria. Un vero successo che adesso attende la fase 2, cioè le risposte alle istanze che il Concessionario dovrebbe dare entro giungo, per partire poi con la fase dell’incasso, con la prima rata a luglio.

I problemi di interpretazione della sanatoria, inserita nel Decreto Fiscale di fine anno, come collegato alla Legge di Bilancio, ha spinto qualcuno a proporre la riapertura delle domande, soprattutto perché, altre proposte miravano a cambiare il numero delle rate concesse in rottamazione. In pratica, dal momento che si ipotizzava il cambiamento del numero delle rate, da 5 ad 8, per garantire maggiore tempo per pagare a coloro che avevano debiti di importi piuttosto grandi, veniva proposto di riaprire le domande per coloro che non avevano aderito proprio per via delle poche rate concesse.

Probabilmente non se ne farà nulla, perché i tempi sono ristretti e il mese di luglio è troppo vicino. Il problema di luglio, non è legato al fatto che sarà allora che si dovrà pagare la prima rata di sanatoria, ma il fatto che sempre il Decreto Fiscale, proprio a luglio ha sancito la chiusura di Equitalia.

Centesimi e gioco d’azzardo

Diversa invece la situazione della proposta di sospendere la coniazione delle monetine da uno e due centesimi che di fatto saranno bandite. L’emendamento depositato dal Parlamentare Boccadutri ha messo d’accordo Governo e Maggioranza e passerà, entrando di fatto nel Decreto sulla manovra bis. Anche il cosiddetto pacchetto giochi rientrerà sicuramente nel testo, anche se qualche limatura agli emendamenti va ancora fatta. Il tutto per evitare di essere troppo stringenti e di evitare un inasprimento delle regole e della tassazione che allontanerebbe gli italiani dal gioco d'azzardo regolare, spingendoli al gioco illegale. Verrà probabilmente aumentata la cosiddetta tassa sulla fortuna che il Dl prevede salga già al 12, ma verrebbe eliminato l’inasprimento forte del Preu al 19%.