Dagli ultimi sondaggi, effettuati dall’ente di previdenza sociale, si evidenzia una notevole disuguaglianza tra le Pensioni dei lavoratori privati e le pensioni dei sindacalisti. Il primo a denunciare questo squilibrio è proprio l’Inps che trova inadeguati i calcoli dei piani pensionistici. A quanto riportato, l’assegno pensionistico di sindacalisti e impiegati statali è il doppio rispetto ad un lavoratore privato. Una diversità non più sostenibile. L’Inps rivela il metodo, definito privilegiato, con cui vengono calcolate le pensioni per i sindacalisti.

Infatti, il conteggio si effettua in base alla retribuzione dell’ultimo giorno di lavoro. In questo modo, senza controlli adeguati, in molti sono riusciti a percepire una pensione superiore al 66% rispetto a quella di altri lavoratori.

L’Inps traballa

L’istituto di previdenza sociale sta valutando il bilancio di quest’anno, il 2017, con la previsione di una perdita di 6 miliardi. Per riuscire a erogare le pensioni, l’Inps stima che dovrà ottenere dallo Stato, un fondo finanziario superiore ai 107 miliardi. L’Ente ammette che i contributi versati dai lavoratori non coprono l’esborso di cui si occupa. La spesa previdenziale e di circa 259 miliardi di euro mentre la spesa sociale e di 153 miliardi.

Data la mole dei costi c'è da meravigliarsi dell’indifferenza da parte dello Stato.

Soluzioni ignorate

Il presidente dell'Inps, Boeri, ha proposto, al Governo, un piano chiaro per far quadrare i conti senza intaccare altre risorse finanziarie. Le priorità sono: modificare l’entità della spesa sociale e cambiare il metodo di calcolo delle pensioni “privilegiate”.

In risposta, lo Stato, ha totalmente ignorato le sue richieste. È stata anzi bloccata la legge per la revisione delle pensioni di sindacalisti e impiegati statali. In base al metodo di calcolo delle pensioni, per sindacalisti e impiegati statali, il presidente dell’INPS, Boeri, ha proposto, firmato e approvato una circolare.

Si riporta una modifica sostanziale delle sopracitate pensioni che devono essere calcolate come le tutte le altre. Il ministro del Lavoro, però, ha bloccato questa circolare, da dicembre 2016, e non ha fatto avanzare la richiesta di legge. I sindacalisti si sono ribellati accusando Boeri, presidente dell’Inps, di volere intaccare i famosi diritti acquisiti. Per seguire l’evolversi dell’Inchiesta premi Segui in alto vicino al titolo.