Una proroga al 16 ottobre 2017. E' questa l'ipotesi a cui starebbero lavorando i tecnici dell'amministrazione finanziaria per poter ovviare ai molti disagi creati negli ultimi tempi a contribuenti e professionisti impegnati in una corsa contro il tempo per rispettare le scadenze di invio della documentazione richiesta e non incorrere in sanzioni.

Dato, comunque, che il precedente rinvio, in scadenza il 5 ottobre prossimo, era stato autorizzato dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, attraverso un suo provvedimento amministrativo rappresentava il massimo che era possibile concedere, come indicavamo in un nostro precedente articolo.

Affinché il differimento al 16 ottobre prossimo sia efficace, quindi, è necessario un provvedimento dell'Esecutivo. Nello specifico, un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ad hoc.

I gravi problemi generati dal tilt di sistema

Anche perché il caos informatico causato dal blocco del sistema ha prodotto danni notevoli sotto vari punti di vista. In particolare, sotto l'aspetto della tutela della privacy dei contribuenti le deficienze sono state tali da mettere in dubbio la credibilità di tutto il sistema. Di conseguenza, è stata messa sotto accusa la società responsabile, la Sogei, che dovrà rispondere sia all'Agenzia delle Entrate, ma anche al Garante della Privacy e spiegare come sia stato possibile il blocco del sistema, di che entità reale sia stato il danno prodotto e come mai, poi, il servizio sia ripreso solo parzialmente.

Anche perché fino a quando il sistema informatico non tornerà completamente operativo non sarà possibile dire con certezza fino a quando sarà concessa un ulteriore proroga, che è data ormai per inevitabile. Per questo dovranno essere superati i problemi di tutela della privacy evidenziati con il precedente "bug". Inoltre sarà necessario testare il sistema per essere ragionevolmente certi che possa sostenere i picchi di invii che, inevitabilmente, ci saranno.

Per avere un idea della mole di dati da gestire basti pensare che, nonostante tutto, fino ad oggi sono state inviate al fisco più di 1 miliardo e 600 milioni di fatture.

La probabile proroga

L'ipotesi più probabile, in base a quello che è trapelato dalle stanze dell'amministrazione finanziaria, è una proroga al 16 ottobre prossimo.

A questo scopo, già domani i vertici della Sogei, il Presidente Biagio Mazzotta e l'Amministratore Delegato Andrea Quacivi, compariranno davanti alla Commissione di Vigilanza sull'Anagrafe tributaria per chiarire se e quando il sistema tornerà operativo.

Anche perché la proroga implica, da parte dei tecnici dei ministeri interessati, la predisposizione di disposizioni e norme per sterilizzare le sanzioni che, in via regolamentare, si sarebbero dovute comminare per eventuali errori od omissioni commesse durante il primo invio. Da parte loro i sindacati di categoria stanno facendo pressione sul Governo affinché intervenga per consentire il ravvedimento operoso sugli avvisi di irregolarità che, nel frattempo, si stanno recapitando ai contribuenti relativamente alle comunicazioni delle liquidazioni iva.