La truffa del bollo auto è balzata agli onori delle cronache in questi ultimi giorni. Mentre ci si avvicina alla scadenza del pagamento annuale e si discute delle possibili agevolazioni per il 2018 e delle azioni contro gli evasori, le notizie su quella che è considerata la tassa più odiata dagli italiani non fanno dormire sonni tranquilli neanche a quelli che il bollo lo hanno sempre pagato regolarmente.

Un esempio della truffa viene da Cosenza, ma è potenzialmente replicabile in ogni parte d’Italia, dove ignari automobilisti erano convinti di aver pagato il bollo, senza sapere che quei soldi non sono mai arrivati nelle casse dello Stato.

Come funziona la truffa del bollo auto

La truffa venuta alla luce a Cosenza è stata messa in pratica da un dipendente di una ricevitoria Lottomatica, rinviato a giudizio, che si è appropriato del pagamento di decine di automobilisti. In pratica, il contribuente pagava l’importo presso la ricevitoria e riceveva in cambio una ricevuta che però veniva successivamente annullata, consentendo al truffatore di intascare i soldi senza lasciare traccia.

Un sistema analogamente truffaldino è quello denunciato dalla trasmissione televisiva Le Iene che hanno smascherato un’agenzia di pratiche auto che, dopo aver intascato il pagamento, ‘scopriva’ un momentaneo problema al computer che non gli consentiva di rilasciare la ricevuta.

Questa veniva consegnata al malcapitato automobilista qualche giorno dopo, ma si trattava di una ricevuta contraffatta che l’agenzia si procurava richiedendo dei preventivi ad un’altra ricevitoria.

Tutti i contribuenti truffati si accorgevano di essere stati raggirati solo nel momento in cui riceveva una lettera di sollecito per il pagamento del bollo auto.

Come controllare il pagamento del bollo auto

Unico modo per scoprire se il pagamento del bollo auto è andato a buon fine, sventando eventuali truffe, è quello di andare a controllare la propria situazione attraverso gli strumento messi a disposizione dall’Aci e dall’Agenzia delle Entrate.

Visitando il sito dell’Aci, si può accedere alla sezione ‘Servizi’ nella quale è presente un link che permette il calcolo del bollo auto.

Inserendo i propri dati (Regione di residenza, tipo di veicolo e targa) sarà possibile verificare la data di scadenza del bollo auto e capire se è stato pagato.

La stessa verifica piò essere fatta sul sito di Agenzia delle Entrate dove, seguendo il percorso Servizi/Servizi Fiscali, è possibile controllare sia l’importo del bollo che lo stato dei pagamenti.

Un’ulteriore possibilità è offerta dalla neonata Agenzia delle Entrate-Riscossioni che ha sostituito Equitalia nella funzione di esattore delle tasse non pagate. Sul suo sito è infatti possibile richiedere un estratto di ruolo per sapere se sono state iscritte delle imposte non pagate, incluso il bollo auto, anche nel caso in cui non sia ancora notificata una cartella di pagamento.

Un servizio, questo, particolarmente utile per consentire la regolarizzazione della propria posizione approfittando della rottamazione bis delle cartelle esattoriali che consente il pagamento dei soli importi relativi alle tasse arretrate con l’abbuono di interessi e sanzioni.