L'ultimo mese dell'anno non presenta molte scadenze. Con l'abolizione di IMU e Tasi per le prime abitazioni non di lusso, decisa dall'ex Governo Renzi, a partire dal 1 gennaio 2017 l'appuntamento con il versamento dell'imposta sugli immobili e sui servizi comunali riguarderà 25 milioni di contribuenti italiani proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale. Coloro che sono tenuti al pagamento delle imposte non riceveranno a casa nessun bollettino, ma dovranno provvedere ad effettuare il calcolo di quanto dovuto in forma autonoma e provvedere al versamento del saldo entro il 16 dicembre.

L'importo da versare con il Modello F24 sarà, nella maggior parte dei casi, uguale a quello già versato in acconto entro il 16 giugno. Il ricalcolo invece dovrà essere fatto da coloro che, nel corso dell'anno, hanno acquistato o ceduto l'immobile, oppure hanno variato la percentuale di possesso.

Come si calcolano IMU e Tasi 2017

Per sapere quanto deve essere versato a saldo IMU e Tasi 2017 dai possessori di immobili diversi dalle prime abitazioni non di lusso, occorrerà innanzitutto conoscere il valore della rendita catastale dell'immobile e le aliquote deliberate dal proprio Comune. Se si conoscono questi due dati è possibile accedere ai calcolatori online messi a disposizione da amministrazionicomunali.it e procedere al calcolo di quanto dovuto in forma autonoma.

Dall'importo complessivamente dovuto per l'anno 2017 occorrerà detrarre quanto già versato a titolo di acconto entro il 16 giugno. In alternativa è possibile rivolgersi ai Centri di assistenza fiscale che offrono supporto per il calcolo. Il versamento del saldo IMU e Tasi dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2017, per non incorrere in interessi e sanzioni.

Acconto IVA 2017 per le aziende

La seconda scadenza fiscale prevista per dicembre, riguarda il versamento dell'acconto IVA 2017 ed interessa tutte le imprese, indipendentemente dalla modalità mensile o trimestrale della liquidazione IVA. Entro il 27 dicembre le aziende dovranno provvedere al calcolo dell'acconto utilizzando uno dei tre metodi a loro disposizione.

La scelta tra metodo storico, previsionale oppure analitico potrà avvenire in base alla convenienza di ogni azienda. In caso di scelta di calcolo in base al metodo storico occorrerà versare l'88% dell'importo complessivamente dovuto l'anno precedente. Il metodo previsionale invece si basa su una stima delle operazioni che l'azienda ritiene di effettuare fino al 31 dicembre. Anche in questo caso l''importo da versare verrà determinato calcolando l'88% di quanto complessivamente dovuto in base a questa stima. Il metodo analitico infine consente di versare quanto complessivamente dovuto sulla base delle operazioni effettuate fino al 20 dicembre. In questo caso l'acconto IVA da versare con il Modello F24 sarà pari al 100% dell'importo risultante dalla liquidazione.