Come ogni anno, milioni di italiani sono chiamati a pagare una delle tasse più odiate: il Canone RAI. Ricordiamo che sono tenuti al pagamento tutti i possessori di almeno un apparecchio televisivo e che si paga una sola volta per famiglia anagrafica, a patto che i componenti abbiamo la residenza nella stessa abitazione. La tassa colpisce anche i cittadini italiani residenti all’estero, se detengono un apparecchio televisivo in un’abitazione in Italia.

Quanto e come si paga?

Per il 2018 il Canone RAI è rimasto invariato rispetto all’anno scorso e pertanto è pari a 90 Euro.

Negli ultimi due anni l’importo era stato ridotto da 113,50 Euro a 100 Euro nel 2016, fino ad arrivare a 90 Euro nel 2017.

Se fino al 2015 il pagamento avveniva con il classico bollettino postale, dal 2016 il dovuto viene riscosso ratealmente con la bolletta di fornitura di energia elettrica. Da gennaio ad ottobre, gli italiani, pagheranno 10 rate mensili da 9 Euro ciascuna, per un totale appunto di 90 Euro.

In alcuni casi particolari è consentito pagare il canone con modalità diverse. Nel caso in cui nessun componente della famiglia sia intestatario di un contratto di fornitura di energia elettrica per l’abitazione del nucleo familiare, il Canone RAI deve essere saldato utilizzando il modello F24.

Con la stessa modalità va effettuato il versamento nel caso in cui la fornitura di energia elettrica avviene nell'ambito di località ove la rete elettrica non è interconnessa con la rete di trasmissione nazionale. Si tratta delle forniture delle isole di Ustica, Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Ponza, Giglio, Capri, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filicudi, Capraia e Ventotene.

In questo caso il pagamento può avvenire in unica soluzione entro la scadenza del 31 gennaio versando 90 Euro, oppure rateizzando a scelta in due rate semestrali da 45,94 Euro ciascuna scadenti il 31 gennaio e il 31 luglio, o in rate trimestrali da 23,93 Euro alle seguenti scadenze: 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre.

Devono utilizzare il modello F24 anche quei contribuenti che hanno ricevuto un addebito parziale del canone, nei casi in cui l’utenza di energia elettrica è stata attivata nel corso dell’anno o è cessata prima del mese di ottobre. In questo caso occorre versare la differenza tra il dovuto e la quota trattenuta dal fornitore di energia elettrica.

Il Canone RAI può anche essere pagato autorizzando il prelievo direttamente sulla pensione. Tale opportunità è però riservata solo ai contribuenti con un reddito familiare non superiore a 18.000 Euro e che hanno richiesto tale modalità al proprio ente pensionistico, entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello a cui si riferisce il Canone.

Chi è esonerato dal pagamento del Canone RAI?

Non tutti i cittadini sono obbligati a pagare il Canone RAI. Infatti sono esonerati dal pagamento gli over 75 che hanno un reddito inferiore a 6713 Euro, i diplomatici e militari stranieri e i cittadini che, pur essendo intestatari di un contratto di fornitura di energia elettrica, non posseggono un televisore.

Per tutti questi soggetti è necessario comunicare la loro posizione di esonero, per evitare che il fornitore di energia elettrica provveda ad addebitare il Canone RAI.

Per coloro che non detengono un apparecchio televisivo, la data limite per l’invio della richiesta di esonero è il 31 gennaio, per l’intera annualità. In caso l’esonero riguardi solo il secondo semestre, occorre presentare la “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato” entro il 30 giugno. La dichiarazione può essere presentata via web tramite il canale Entratel o Fisconline dell’Agenzia delle Entrate, tramite gli intermediari abilitati o inviata con raccomandata.