Ieri 1 gennaio 2018 è iniziata, ufficialmente, l'era dei rimborsi sprint dell'Iva. Infatti, d'ora in poi sarà direttamente l'Agenzia delle Entrate a provvedere l'accredito sul conto corrente del contribuente di quanto a lui spettante a titolo di rimborso dell'Iva. Questo rappresenta un indubbio vantaggio per molti contribuenti, soprattutto se titolari di partita Iva. Vediamo di capire perché e, sopratutto, quali altre novità possono aspettarsi i cittadini - contribuenti.

L'accredito diretto delle Entrate

Il vantaggio immediato del pagamento effettuato direttamente da parte dall'Agenzia delle entrate consiste nel saltare il passaggio, fino allo scorso anno in vigore, dell'intermediazione delle varie tesorerie provinciali.

Questo consente una riduzione dei tempi di pagamento notevole. Infatti, il rimborso dovrebbe essere erogato, a conti fatti, con tre settimane di anticipo rispetto al passato recente. Ciò è possibile grazie ad un provvedimento ad hoc del direttore dall'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, che impone lo scambio di informazioni telematico tra Agenzia delle Entrate - Riscossione e Riscossione Sicilia Spa.

I dati sui rimborsi

L'obiettivo, come evidenziato in passato dal direttore dall'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, è quello di avvicinare maggiormente il Fisco alle reali esigenze dei cittadini - contribuenti. Non per niente, nel corso dell'anno appena trascorso, L'Agenzia delle Entrate ha provveduto a rimborsare circa 16 miliardi di euro a più di 3 milioni e 400 mila contribuenti tra privati ed imprese.

Questo rappresenta un incremento di circa il 13% rispetto al 2016.

Il Fisco, poi, non ha effettuato solo rimborsi Iva. Sono stati restituiti, infatti, 1 miliardo e 300 milioni di euro di Ires. Ma anche 1 miliardo e 800 milioni a famiglie e privati cittadini, anche disoccupati, che avevano presentato il modello 730 entro luglio.

Tra questi, L'Agenzia delle Entrate ha provveduto a restituire circa 1 milione di euro di Canone Rai.

Le altre innovazioni

L'Agenzia delle entrate ha, inoltre, implementato un nuovo sistema, completamente automatizzato, di profilazione del rischio di evasione fiscale. Anche questo consente di velocizzare la procedura dei rimborsi verso i contribuenti considerati meno a rischio.

E, in effetti, i tempi di erogazione si sono dimezzati passando da 180 a 90 giorni. E con l'accredito diretto su conto corrente dovrebbero ridursi ulteriormente. A questo proposito L'Agenzia ha avvisato i contribuenti che hanno fornito il proprio numero di cellulare dell'avvenuto accredito mediante un sms. Solo a dicembre ne sono stati inviati 16 mila.