Anche la sigaretta elettronica passa sotto la mano delle tasse posta dallo Stato. Da quando il controllo delle sigarette elettroniche è passato al Monopolio di Stato, le ipotesi di presunti rincari o tassazioni varie non hanno lasciato spazio a dubbi: la stessa sorte che è toccata al tabacco è destinata ad intaccare il vapore, molto diffuso al giorno d'oggi specialmente da chi da anni fuma e non è ancora riuscito a togliersi il vizio in Italia. La distribuzione di tale super sigaretta ha ormai raggiunto livelli inimmaginabili sino a qualche hanno fa, trovando la sua diffusione anche fra chi non era solito fumare tabacco.

Tasse: colpito anche il vapore

Il presunto e ormai concreto inserimento di una tassa ad hoc per la sigaretta elettronica, di cui parleremo sotto, è dovuta alla diffusione dello stesso: il business della svapo vale 300 milioni di introiti all'anno ed ha coinvolto circa 1,5 milioni di persone, tra ex tabagisti e nuovi amanti della 'moda', adesso coinvolta nella manovra di Governo per regolarizzare e tenere sotto controllo la concorrenza.

Fra le novità quella dell'addio all'online in favore delle tabaccherie autorizzate o nei vari monopoli: il cambiamento riguarda solo le ricariche, visto che lo strumento per inalare il contenuto potrà essere ancora acquistato sul web, con la possibilità di risparmiare sull'acquisto della sigaretta elettronica.

Sono previste multe salate per i venditori che pensano di fare i furbetti vendendo contro le norme stabilite dalla legge, con sanzioni che possono anche addirittura toccare i 40mila euro a caso nel nostro Belpaese. L'intenzione è chiaramente quella di mettere dei paletti a chi in questo periodo si è arricchito a discapito di qualcun'altro proprio per la mancanza di regole attive e precise, fino ad oggi mai redatte dal Monopolio.

L'aumento sul nuovo modo di fumare

Il cambiamento che farà più paura è però quello che riguarda l'arrivo di una nuova tassa: si tratta di 0,37344 euro più Iva per ogni ml, cioè 5 euro fissi ogni flacone da 10 ml di liquido da vaporizzare. La tassa riguarderà tutti i prodotti sia quelli contenenti nicotina che quelli composti da aromi vari e profumati, molto diffusi nel nostro Stivale: tale provvedimento è arrivato dopo una serie di dubbi riguardanti la possibilità di tassare solo le sigarette elettroniche contenenti nicotina, ma per evitare ulteriori polemiche si è deciso di estendere a tutti i prodotti la novità in questo 2018. Facendo due conti, in un anno un fumatore dovrà pagare 7,5 euro in più per la stessa boccetta, fino ad oggi invece costata euro 2,50.