Italia, terra dai mille dialetti, che talvolta cambiano drasticamente a distanza di poche decine di chilometri. Una caratteristica linguistica che l'Unità d'Italia non ha certo potuto sopprimere, né tanto meno l'istruzione pubblica o l'avvento della televisione. Certo, l'italiano è la lingua che ci unisce (o almeno ci prova). Ma nel quotidiano, soprattutto in contesti informali, non possiamo fare a meno di parlarci in dialetto. E spesso non ci capiamo tra di noi. E ci sono dialetti che sono stati riconosciuti perfino dall'Unesco, come siciliano e napoletano, a cui ha conferito lo status di "lingua madre".

Anzi, il napoletano a inizio di quest'anno è stato perfino ritenuto dall'Unesco un Patrimonio dell'umanità. Del resto la letteratura italiana nasce ben prima del fiorentino dantesco, alla corte di Federico II di Svevia nella prolifera "scuola siciliana". Una notizia in contrasto con quanto invece sta succedendo nelle scuole, dove nei programmi sono stati cancellati ben 17 autori letterari. Ma torniamo alla novità.

La Apple ha così voluto omaggiare la storia di queste due lingue, ma anche la loro diffusione, facendo sì che da autunno il nuovo sistema operativo - ancora nella versione beta - OSX Yosemite sia aggiornato anche per permettere di impostare il napoletano ed il siciliano quali lingue principali.

In che modo? Dovete accedere alle preferenze di sistema e selezionare tra "Lingua e Zona" il "sicilianu" o "napoletano". In questo modo il vostro dispositivo parlerà e tradurrà il tutto nelle due lingue. Una possibilità che ad esempio è già prevista da tempo per i navigatori, scaricando le opzioni vocali in dialetto, per farsi guidare così in modo più "familiare" e divertente.

Potrete così divertirvi a smanettare col vostro aggeggio tecnologico col vostro dialetto o magari quello dei vostri genitori e nonni, se provenite da una famiglia di immigrati ma avete perso la vostra lingua originaria. O potrebbe ritornarvi utile se siete all'estero e avete nostalgia di parlare con qualche vostro conterraneo.