Era nato 15 anni fa per controbattere il sistema di messaggistica AOL Instant Messenger ed ha continuato a mietere successi tra i vari utenti che potevano con una webcam chattare e conoscersi meglio. Poi è arrivato Skype, e in molti hanno dovuto installare ambedue i software perché c'era chi rimaneva fedele al vecchio sistema e chi lo abbandonava per la novità. Skype funzionava meglio, era più veloce e si bloccava di meno. Troppo spesso con MSN Messenger si subivano dei blocchi e non si capiva se fossero causati dalla linea o dal computer. Fatto sta che i miglioramenti di Skype stavano prendendo sempre più utenti scontenti del prodotto della Microsoft.

A metà del 2011, non potendo competere tecnologicamente per effettuare migliorie al vecchio programma, la società di Bill Gates ha acquistato il concorrente per la poco modica cifra di 8,5 miliardi di dollari. Già da metà dell'anno scorso gli utenti dei due sistemi di comunicazione capirono che non c'era molto da scegliere. Iniziava la trasmigrazione uniformando la lista dei contatti, al punto tale che alcuni non riuscivano a capire dove fossero collegati. Infatti, dopo aver installato Skype, si poteva entrarci utilizzando il vecchio account Messenger, per non perdere la lista degli amici in rubrica. Pian piano però tra mancanza di aggiornamenti del vecchio, e nuove features sul nuovo, a parte la Cina in cui il servizio continuava a funzionare, ormai Messenger è diventato un ricordo appannato, seppure piacevole per quelle chiacchierate di tanti anni fa.

Il 31 ottobre prossimo sarà la data definitiva della chiusura di Messenger, e rimarrà Skype a servire per le videochat, videoconferenze e la messaggistica effettuata principalmente con un computer fisso. Anche in Cina verrà effettuato lo spegnimento dei server, ma non sembra che avverrà il passaggio a Skype come accaduto nel resto del mondo, in quanto sembra che preferiscano WeChat per scambiarsi personalmente informazioni.

Vedremo se sorgeranno nuovi programmi, più evoluti e meglio funzionanti, che riescano a sfruttare al meglio la banda passante ed il servizio mobile, dove troppo spesso diventa difficile videochiamarsi.