Sono drammatiche le condizioni in cui versano gli operai cinesi impegnati ad assemblare i dispositivi targati Apple nelle catene di produzione. E' disumano lo stato in cui sono costretti a lavorare nelle fabbriche selezionate da Apple per la fabbricazione di iPad, iPod e iPhoneLa BBC ha realizzato un reportage sugli ambienti di lavoro in Cina e dal suo rapporto risulta che le aziende asiatiche non rispettano affatto le norme imposte dalla California. Regole sugli orari di lavoro, dormitori, minori nelle fabbriche Apple. Tutto questo è stato documentato.

Un reporter della BBC infiltrato in segreto come operaio in una di queste fabbriche, ha dovuto lavorare 18 giorni di fila nonostante le ripetute richieste di un giorno di libertà. Si sono verificati finora molti casi di suicidio e di estrema protesta operaia, in particolare nella fabbrica di Foxconn dove, secondo quanto ha appurato la BBC, si violano gravemente i diritti e la salute dei lavoratori. Per arrivare a scoprire fatti tanto gravi, la BBC ha lavorato in collaborazione con The Fair Labour Association, un gruppo indipendente in grado di penetrare all'interno delle linee di produzione nelle fabbriche.

Si tratta di condizioni e casi documentati, ripresi, controllati, ma dopo l'inchiesta pare che nulla sia cambiato all'interno di quelle fabbriche dove vengono prodotti iPhone 6, in catene come quelle a Pegatron alla periferia di Shanghai, dove è stato scoperto che gli operai lavorano anche a turni di sedici ore e, spesso, dormono direttamente nel posto di lavoro durante la loro pausa. Il redattore Ceri Thomas, che ha seguito molto da vicino l'inchiesta del programma Panorama, ha riferito di aver trovato una forza lavoro esausta impegnata a fabbricare prodotti Apple in Cina, così come bambini che lavorano nelle miniere estremamente pericolose in Bangka e Indonesia.

"Apple ha dichiarato che quei fatti non sono da attribuire alla società ma siamo rimasti delusi nel notare quanto fosse impreparata nel dare spiegazioni davanti alla telecamera" spiega Thomas. Apple ha rifiutato di rilasciare interviste per il programma Panorama. Dopo la trasmissione del servizio mandato in onda dalla BBC, Apple ha negato l'evidenza e, attraverso il suo portavoce nel Regno Unito il direttore Jeff Williams e lo stesso Tim Cook in America, si è dichiarata "profondamente offesa" davanti alle accuse del canale televisivo.

La Apple dichiara di rispettare le condizioni di lavoro dei suoi operai, seppure indagini e inchieste dimostrino il contrario. In una e-mail personale, il direttore Jeff Williams nel Regno Unito ha riferito di non conoscere nessun'altra società come la Apple impegnata a migliorare le condizioni di lavoro aggiungendo che ""Siamo onesti nel mantenere i nostri impegni e lavoriamo sodo per assicurarci che le persone che realizzano i nostri prodotti siano trattate con il rispetto e la dignità che meritano".