Da parecchi anni la società si interroga sul rapporto tra i più piccoli e le nuove tecnologie. Le domande che cercano risposta, una volta accettato il fatto che sia impossibile tenere i bambini lontani da pc, tablet e telefonini, sono fondamentalmente due: come accompagnare i figli all'utilizzo di questi strumenti e quali siano i loro effetti sul piano della crescita. Una ricerca presentata sabato alla conferenza della Pediatric Academic Society a San Diego ha rivelato che più di un terzo dei bimbi di età inferiore a sei anni utilizzano smatphone o tablet perfino prima di imparare a camminare o a parlare.

Lo studio, che ha fatto emergere l'accelerazione in corso nella relazione tra i più piccoli e le nuove tecnologie, ha immesso nuova benzina sul fuoco degli interrogativi che accompagnano i genitori nel mondo occidentale.

Giuseppe Riva, docente universitario di psicologia dei nuovi media, sostiene che se da un lato le nuove tecnologie hanno aperto nuove frontiere educative, aumentando e migliorando le possibilità di insegnare a leggere e contare in maniera divertente, e se hanno velocizzato nei più piccoli il coordinamento dei movimenti e la capacità di assumere decisioni, dall'altro lato le modalità tipiche della "navigazione", caratterizzata dal saltare da una cosa all'altra, ha ridotto la capacità di concentrazione; inoltre, l'utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici riduce il contatto e la comunicazione nel rapporto genitori-figli, determinando l'isolamento del bambino.

Di fatto, dalla ricerca statunitense, emerge come in misura elevata i bimbi vengano lasciati in compagnia dei nuovi media in occasione di tipiche attività quotidiane: il 73% dei genitori ha dichiarato che accade durante le faccende domestiche, il 65% si affida a tablet e Smartphone per calmare i figli e il 29% per metterli a dormire.

Purtroppo, solo il 30% ha dichiarato che la relazione tra i propri figli e i nuovi strumenti tecnologici sia stata oggetto di confronto con il proprio pediatra. Eppure la difficoltà a imporre delle regole nell'utilizzo di telefonini e tablet è una preoccupazione diffusa tra i genitori.

Giovanna Mascheroni, coordinatrice nel 2014 dello studio "The Net Children Go Mobile", consapevole dell'amore sempre più forte tra i bambini e le nuove tecnologie, sostiene un uso consapevole e aborrisce ogni forma di demonizzazione, sostanzialmente invitando i genitori ad accompagnare i più piccoli nella nuova esperienza comunicativa.