Pare che l'arcinoto ed usatissimo plugin di Adobe sia sulla via della blacklist da parte degli sviluppatori dell'altrettanto famoso browser web Firefox. Le ragioni di questo blocco di Flash Player non rappresentano un capriccio ma sono basate sul reale rischio di essere infettati da backdoor (letteralmente porte sul retro che permettono ai malfattori di violare la sicurezza ed entrare in possesso dei terminali altrui) e ransomware (programmi che impediscono di accedere ai propri dati personali e documenti sino al pagamento di una somma in danaro, come un vero e proprio ricatto che se anche pagato non garantiscono poi il ritorno in possesso del computer) che potrebbero essere installati sfruttando i numerosi bug presenti sul Flash Player.

La decisione è stata presa successivamente allo scandalo della enorme fuga di dati che ha coinvolto l'azienda milanese Hacking Team. Sebbene la decisione sia dura non è ancora definitiva, infatti per ora il blocco del plugin non è ancora totale in quanto gli utenti Firefox potranno ancora attivare i contenuti in flash presenti sulle pagine web ma un sito alla volta, dando cioè conferma ogni volta che decidono di accettare di guardare un contenuto. Questo, tanto per capirci, come accadeva quando il plugin installato sul browser era obsoleto ed andava aggiornato, solamente che questa volta capiterà sistematicamente anche a plugin correttamente aggiornato.

Non si hanno ancora notizie di provvedimenti in materia da parte di Microsoft e Google per i loro browser Internet Explorer e Chrome ma c'è da scommettere che se Adobe non ci metterà la proverbiale pezza il blocco su Firefox potrebbe diventare totalizzante e potrebbero seguire azioni anche da parte delle due aziende succitate. Va da sé che la soluzione più logica sarebbe che il team di sviluppatori e tester di Adobe si mettesse al lavoro in modo celere e costante fino a fixare (ad aggiustare, sanare) i bug contenuti nel codice di Flash Plugin, ma innanzitutto ci sentiamo di consigliare agli utenti la massima cautela ed attenzione nell'utilizzare contenuti sviluppati in Flash.

Senza lasciarsi prendere alla paranoia però, ricordiamo infatti che siti di video in streaming come YouTube utilizzano già da qualche anno la tecnologia HTML5 sostitutiva al Flash e che quindi sono al riparo da questi rischi e perfettamente utilizzabili su tutti i tipi di browser web.